Disastro Roma, dalla stroncatura di Mou alla rabbia dei tifosi sui social

La pesante sconfitta rimediata con lo Slavia ha visto la condanna a 360° da parte del tecnico lusitano, che ha salvato solo la prova di Bove. Tra l'inconsueto silenzio stampa imposto dal tecnico, discordanti le reazioni sui social, dove lo stesso Mou è sul banco degli imputati

Disastro Roma, dalla stroncatura di Mou alla rabbia dei tifosi sui social

Dopo il pesantissimo tonfo subito alla Eden Arena di Praga, a soli tre giorni dalla stracittadina, le reazioni non sono certo tardate ad arrivare. Il primo a sparare ad alzo zero contro la prestazione incomprensibile della Roma è proprio José Mourinho il quale, ai microfoni di Sky, non mena il can per l’aia, stroncando senza se e senza ma la prestazione dei suoi giocatori. Parole pesanti come macigni seguite dall’ordine perentorio di non parlare con la stampa, segno evidente che i campanelli d’allarme nell’ambiente romanista stanno squillando come se non ci fosse un domani. Vediamo quindi cosa ha detto lo Special One, le reazioni di Belotti e come la stanno prendendo i tifosi della Roma sui social.

Mourinho: “Cosa ci è mancato? Tutto”

Una volta di fronte ai microfoni dell’inviato di Sky a Praga, Mourinho sembra un fiume in piena, troppo furente per preoccuparsi della diplomazia o degli equilibri interni allo spogliatoio: Cosa ci è mancato? Tutto. Il risultato è meritatissimo. Non mi è piaciuto niente, ho già parlato con i giocatori nello spogliatoio, cosa che di solito non faccio. Nella prima partita all’Olimpico hanno giocato in un modo molto simile a quello di oggi. E noi l’avevamo preparata nello stesso modo. La squadra ha giocato così male che non voglio cercare scuse. Dal punto di vista individuale sono stati pochissimi quei giocatori che hanno avuto l’atteggiamento corretto. Molti non hanno avuto l’approccio giusto per una partita seria, sono dispiaciuto”.

Jurecka gol Slavia Praga Roma

Una stroncatura tanto netta quanto inequivocabile, che fa immaginare quale sia stato il clima nello spogliatoio della Roma dopo il triplice fischio del signor Letixier. Se il collega di Sky prova ad introdurre il tema derby, lo Special One non abbocca (“sono cose completamente isolate”) prima di tornare a fustigare selvaggiamente la prestazione dei suoi giocatori. Oggi siamo stati orribili. C’è stata una reazione positiva, ma meritiamo il peso della sconfitta. Mi aspettavo questo tipo di difficoltà e abbiamo preparato la partita con i nostri limiti”. Tutto sbagliato, tutto da rifare? Non proprio, visto che il tecnico lusitano salva uno dei suoi fedelissimi: “L’unico giocatore che non meritava di perdere è stato un ragazzino di 20 anni come Bove”.

Silenzio stampa. Ordine di Mou

Le prime conseguenze del pesante rovescio rimediato in Boemia sono arrivate subito dopo il discorso accalorato nello spogliatoio, con l’inconsueto diktat del tecnico che ha vietato categoricamente ai suoi giocatori di parlare con la stampa. Anche in questo caso, Mourinho ha voluto chiarire che non ci sono state intromissioni: La decisione di non far parlare i giocatori alla stampa è mia. Ha parlato Belotti subito dopo la partita ma non deve parlare nessuno. Nessuno deve parlare perché non c’è molto più da dire di quello che dico io”. L’ex bandiera del Torino era stato intercettato nell’immediato post-partita, prima che Mou comunicasse ai giocatori la decisione ed ha parlato ai microfoni di Sky, pur senza essere così tranchant come il suo allenatore.

Belotti Slavia Praga Roma

È mancato un po’ di atteggiamento quando avevamo palla e anche quando non l’avevamo. Siamo un po’ mancati sotto alcuni punti di vista e oggi penso si sia visto e abbiamo perso il primo posto”. Quando gli viene chiesto della sterilità offensiva della Roma, che ha tirato in porta la prima volta attorno al 50’, Belotti non si nasconde: “Nel primo tempo abbiamo creato poco perché loro arrivano prima su tutte le seconde palle e sui contesti e si sa che a questo livello quando mancano queste cose fai molta fatica”. Il problema vero? L’approccio alla partita: Non penso fisicamente ma penso l’atteggiamento generale. Perché fisicamente siamo andati vanti tutti i 90 minuti senza troppa fatica. Penso che sia stata una questione di atteggiamento”. Ultima nota sul derby, che fa storia a parte: “Dobbiamo arrivare al derby concentrati come ogni partita. Dobbiamo scendere in campo per vincere tutte le partite con la giusta concentrazione e attenzione e a ogni partita è una storia a sé. Questa è andata così e ora dobbiamo dimenticarcela perché domenica abbiamo il derby e sappiamo quanto è importante quella partita”.

Reazioni sui social discordanti

Basta dare una rapida occhiata ai social per rendersi conto che lo sconforto e lo choc sono i sentimenti dominanti nella tifoseria giallorossa. Tutto si sarebbero aspettati dalla trasferta a Praga tranne che una prova così moscia dell’undici di Mourinho, cui il carattere finora non era mai mancato. Vi risparmiamo i commenti sardonici dei rivali storici, visto che gran parte delle reazioni dei tifosi laziali sono un concentrato di improperi. Tra i romanisti, invece, c’è chi sceglie un approccio più soft, facendo immaginare la montagna di male parole scagliate contro al televisore durante i 90 minuti.

Buona parte dei tifosi condividono l’atteggiamento dello Special One e non vanno troppo per il sottile, condannando in maniera totale una Roma troppo brutta per essere vera.

Forse per la prima volta da quando è approdato a Trigoria, qualche tifoso della Magica arriva a mettere sul banco degli imputati anche Mourinho, il quale, almeno fino a questa batosta, sembrava sostenuto in maniera totale anche dalle fasce più intransigenti del tifo giallorosso. Un segnale preoccupante che, forse, spiega la mancanza di diplomazia del Vate di Setubal.

Paradossalmente, gli unici a non criticare la prova della Roma e continuare ad urlare a squarciagola il sostegno verso la loro squadra sono i tifosi giallorossi a Praga.

D’altro canto è forse comprensibile: dopo aver speso bei soldi per seguire i propri idoli, meglio provare a prenderla con filosofia. Non mancherà di sicuro il tempo per le polemiche, che alla Roma non passano mai di moda.

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