I punti chiave
La grande e lunga notte del Real Madrid che la spunta ai calci di rigore contro il Manchester City approdando in semfinale di Champions League ha numerosi protagonisti: primo fra tutti Carlo Ancelotti che ha saputo schierare la squadra con un raro atteggiamento ultra-difensivo per uscire indenne dall'Etihad Stadium chiedendo ai propri calciatori un atteggiamento diverso dal solito; il portiere
Andriy Lunin assoluto protagonista con due calci di rigore parati ma anche il figlio di Carlo, Davide Ancelotti, che ha passato al padre la lista con i potenziali cinque rigoristi.
Il "pizzino" a fine gara
Facendo parte dello staff ormai da tempo, in Spagna è sempre più considerato un elemento fondamentale della panchina dell'allenatore italiano per la sua capacità di studiare molti schemi poi messi in pratica dai "Blancos", soprattutto sui calci di punizione che fruttano molti gol. Alle telecamere non è passato inosservato il foglietto bianco che Davide teneva tra le mani quasi allo scadere dell'incontro e pochi minuti prima dei calci di rigore guardando il padre con sguardo fisso in attesa di mostrargli l'elenco dei papabili rigoristi. In quel foglietto erano racchiusi i "segreti" scelti con gli altri componenti dello staff tra cui il preparatore dei portieri, Llopis, determinante per la scelta finale, così come i consigli del secondo portiere madridista Kepa Arrizabalaga.
Le scelte di Davide Ancelotti
"Quando mancavano quattro o cinque minuti ho iniziato a pensare. Jude è un rigorista, Luka è un rigorista, Lucas è un bravissimo rigorista... Nacho aveva esperienza e personalità e in allenamento avevamo visto che era determinato ad andare da una parte e Antonio è un giocatore con le p...", ha spiegato Davide Ancelotti a El Mundo nella zona mista dell'Etihad Stadium. Il riferimento è a Modric, Bellingham, Vazquez, Nacho e Rudiger. In realtà, il quinto rigorista doveva essere Federico Valverde "ma ha detto che era molto stanco, la verità è che era morto, quindi abbiamo deciso che Rüdiger avrebbe tirato. La decisione dei rigoristi spetta allo staff tecnico", ha sottolineato.
La "lotteria" dei calci di rigore, come detto, ha avuto come assoluto protagonista il portiere del Real Andriy Lunin che ha respinto al mittente la definizione di eroe. "Non sono un eroe.
L'eroe e il migliore in campo è stata la squadra", ha risposto l'ucraino che ha iniziato la stagione come sostituto di Kepa dopo l'infortunio di Courtois diventando ben presto titolare. "Abbiamo preparato i rigori con il preparatore dei portieri, alla fine è andata bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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