Ma Giampaolo "batte" i due portoghesi: dieci ko alla 27ª

Conceiçao peggio di Fonseca: come Brocchi nel 2016. E da 5 non c’erano 3 tonfi di fila

Ma Giampaolo "batte" i due portoghesi: dieci ko alla 27ª
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Da Zagabria ad oggi, il mese che ha sconvolto il Milan. Dal 29 gennaio al 2 marzo: in 33 giorni 10 partite e 5 sconfitte (con 3 vittorie e 2 pareggi), ma soprattutto il mese in cui il Diavolo ha gettato via due Champions, quella di quest'anno e quella dell'anno prossimo. Con serie probabilità di non trovare posto nemmeno nella Conference, l'eurocoppetta di serie C.

Il Milan di Sergio Conceiçao è infatti precipitato in poche partite: 3 sconfitte consecutive in campionato (Torino, Bologna e Lazio, tutte per 2-1) come non accadeva da due anni (4-0 dalla Lazio, 2-5 in casa col Sassuolo, 1-0 nel derby) con Pioli in panchina, 9° posto in classifica (scavalcato anche dalla Roma che due mesi fa era in zona retrocessione) a -17 dall'Inter, lontano dalla zona Champions e persino a 4 punti dalla Conference. Facendo un po' di conti in tasca al secondo portoghese di stagione, si scopre che il Milan non faceva così pochi punti dopo 27 giornate dal 2019-20, dopo l'esonero di Giampaolo e l'arrivo di Pioli: allora i rossoneri viaggiavano infatti a quota 39, due lunghezze sotto la soglia attuale, con 10 sconfitte in 27 partite che rappresentano ancora il peggior bilancio delle ultime sei stagioni, avvicinato solo dagli 8 ko di questo campionato: 4 a carico di Fonseca nelle prime 17 partite e 4 di Conceiçao nelle rimanenti 10.

Ruolino gravemente insufficiente, insomma, con la peggiore classifica dell'era post berlusconiana, visto che per trovare una posizione più imbarazzante della 9ª attuale, bisogna fare un salto indietro di 10 anni, quando il Milan di Pippo Inzaghi, al crepuscolo dell'epopea del Cavaliere, era tristemente 10°, sempre con 8 sconfitte, ma appena 35 punti e un siderale -29 dalla vetta del campionato dominata dalla Juve di Allegri. Adesso invece i soli 17 punti di ritardo dal primo posto sono dovuti anche alla marcia più lenta delle pretendenti al titolo.

A conti fatti, il Milan di Conceiçao sta viaggiando a una media di 1.40 punti a partita, ben peggio dell'1.59 di Fonseca, avendo preso la squadra all'8° posto e facendola scendere al 9°. Gli ultimi cambi di panchina nella storia rossonera avevano portato ad altri cambi di passo con l'1.84 di media-punti di Pioli (subentrato a Giampaolo nel '19-20) e l'1.83 di Gattuso (sostituto di Montella nel '17-18).

L'ultimo a peggiorare posizione e rendimento, subentrando a un esonerato, è stato Cristian Brocchi che portò i rossoneri dal 6° posto di Mihajlovic al 7° posto finale, con un misero 1.33 di media punti contro l'1.53 di Sinisa. Peggio di lui, negli ultimi 30 anni, ha fatto solo Arrigo Sacchi (1.21 di media) subentrato a Tabarez.

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