La musichetta della Champions League è pronta a suonare di nuovo allo Stadium. Forzatamente assente la scorsa stagione, la Juventus torna stasera a calcare il palcoscenico internazionale più intrigante, avversario il Psv Eindhoven (ore 18,45): formula nuova che vale per tutti e olandesi comunque da non sottovalutare pur avendo fatto parte della terza fascia in sede di sorteggio. Vinto il campionato scorso, il Psv è partito con il piede giusto anche in questa stagione avendo finora vinto cinque partite su cinque segnando 20 gol e subendone solo tre. Raccontata così, la squadra di Bosz assente l'ex napoletano Lozano, Tillman, Bakayoko e l'ex bolognese Schouten da tenere d'occhio tra tutti - pare una macchina da guerra inarrestabile: falso, ovviamente, ma sarà meglio che la Juve presenti una versione di sé decisamente migliore di quella vista a Empoli. «Proviamo orgoglio a essere qui così Thiago Motta -. Non dovremo permettere agli olandesi di portare la partita dove vogliono loro: sono abituati a comandare, noi dovremo essere bravi a recuperare presto il pallone per poi gestirlo nel miglior modo possibile. Serve rispetto per tutti, sempre». In sottofondo, va da sé, il rischio di sottovalutare l'avversario solo perché non arriva da un top campionato: meglio evitare sorprese, insomma. Anche perché si entra in una competizione con una formula nuova: «Quella di prima mi piaceva molto ancora Thiago Motta ma anche questa andrà bene. Affrontare tante squadre diverse sarà stimolante, cambierà anche il nostro lavoro pur se non credo inciderà sul campionato».
Si vedrà. Intanto, sarà bene cominciare con il piede giusto cercando di «arrivare il più in alto possibile. Pressione perché qui non si vince la Champions dal 1996? Non credo: la Juventus ha una storia bellissima che noi ci portiamo dietro in modo positivo, ma pensiamo partita dopo partita». Per cominciare, servirà appunto battere il Psv e magari festeggiare il ritorno al gol di Vlahovic: per lui finora due reti in Champions la prima all'esordio, contro il Villareal dopo una trentina di secondi, il secondo e ultimo il 5 ottobre 2022 contro il Maccabi Haifa e qualche dubbio di troppo che si porta dietro fin dai tempi di Allegri. «Deve accettare le critiche le parole di Thiago -. Ha fatto gol e sono sicuro ne farà altri: l'importante è che continui con lo spirito che ha adesso, aiutando la squadra.
Se non abbiamo preso gol è anche merito suo, così come se non segna è responsabilità di tutti. Una palla che gli arriva pulita lo mette nelle migliori condizioni di fare gol: il calcio, per come lo vedo io, è una responsabilità di tutti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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