Ciro Immobile ha lasciato l’ospedale Gemelli di Roma ed è tornato a casa. Il capitano della Lazio è stato dimesso ieri pomeriggio, ma ha preferito non parlare, tanto da decidere di prendere un’uscita secondaria. L'attaccante biancoceleste, inoltre, è rimasto al Gemelli, insieme alla moglie Jessica Melena, per fare compagnia alla figlia Michela che invece resterà ancora sotto osservazione in ospedale.
Intanto sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente che ha coinvolto un tram Atac e la Land Rover Defender di Immobile. Il giocatore potrebbe essere sentito nelle prossime ore, così come il macchinista dell’Atac, M.V., 43 anni. Le loro dichiarazioni sono discordanti, entrambi sostengono di essere passati con il semaforo verde, ma questo allo stato delle indagini non viene ritenuto possibile, tanto più che proprio martedì Roma Servizi per la Mobilità ha confermato ancora una volta che l’impianto in piazza delle Cinque Giornate è "perfettamente funzionante, come hanno evidenziato le verifiche subito effettuate, l’impianto era ed è in piena efficienza. Le risultanze tecniche dei controlli sul funzionamento saranno messe a disposizione della polizia locale".
Suv di Immobile a 80 all'ora?
L’incidente che ha visto coinvolti il bomber della Lazio e altre 11 persone rimaste ferite con lui è al centro delle indagini dei vigili urbani del I Gruppo Prati che stanno valutando una serie di fattori. Il primo è la velocità tenuta dal calciatore: il sospetto è che fosse superiore ai 50 all’ora previsti in quel tratto di strada. Secondo i calcoli del sito cityrailways, il Land Rover Defender di Immobile sarebbe andato a 80 km all’ora. Gli accertamenti riguardano anche la condotta di guida dell’attaccante 33enne nell’impegnare l’incrocio, soprattutto per stabilire se il semaforo fosse verde, come sostengono il bomber e il suo legale, Erdis Doraci: "Il tram è passato con il rosso".
L'altra versione
Versione opposta a quella di M.V., macchinista Atac di 45 anni, anche lui assistito da un avvocato, che ha sostenuto che il mezzo pubblico è stato colpito dall’auto "dopo che ero partito con il semaforo verde, ci è arrivata addosso come un missile". Tre testimoni hanno dichiarato che il convoglio era fermo e che l’incidente si è verificato non appena ripartito verso ponte Matteotti. Da chiarire tuttavia dove si trovasse il mezzo pubblico: al semaforo di viale delle Milizie o - come può capitare in caso di traffico congestionato - all’altezza dello spiazzo con gli alberi, in pratica a metà strada?
Semaforo giallo solo 3 secondi
Un dettaglio importante perché nel primo caso, muovendosi con il verde, un convoglio Atac sui binari impiega circa 13 secondi (poco più di due dei quali soltanto per mettersi in movimento da fermo) per arrivare sul punto dello schianto e in quel momento il semaforo per chi proviene dal lungotevere è ormai rosso da altrettanti secondi. Nel secondo invece il tempo di percorrenza del tram è dimezzato: se per ipotesi Immobile è transitato con il giallo potrebbe aver avuto meno di tre secondi prima di ritrovarsi in mezzo all’incrocio con il rosso e il mezzo Atac davanti.
Perizie sui cellulari
I vigili urbani sono anche in attesa dei risultati dell’analisi sui tabulati telefonici delle utenze di entrambi i conducenti per accertare se gli apparecchi siano stati utilizzati nei momenti immediatamente precedenti all’impatto fra auto e tram. Telefonate o chat che potrebbero aver distratto chi stava guidando. E anche su questo punto, come sulla posizione del mezzo pubblico, potrebbero essere risentiti i testimoni che a oggi hanno dichiarato che il 19 è rimasto fermo fino a quando non è scattata la sua luce verde.
Il giocatore: "Il peggio è passato"
"Grazie per tutti i messaggi pieni d’amore che ci avete mandato e soprattutto grazie ai dottori e agli infermieri che in questi giorni hanno fatto il possibile per farci stare bene", scrive Immobile su
Instagram, pubblicando una foto insieme a tutta la sua famiglia. "Possiamo dire che il peggio è passato, vogliamo solo dimenticare, andare avanti e ringraziare Dio per aver protetto le mie bimbe, me e tutte le persone coinvolte".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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