Dopo 46 anni senza vittorie in casa contro gli azzurri, i sudditi di Sua Maestà decidono di interrompere la tradizione. Bruciava ancora quell'onta del luglio 2021, quando gli strappammo il titolo europeo proprio nel tempio londinese. Il risultato di ieri dimostra che quella storica notte è sempre più lontana. Noi giochiamo da Leoni, per atteggiamento e personalità, solo 35 minuti - troppo poco - andando avanti nel punteggio con il primo gol azzurro di Gianluca Scamacca; poi quando loro si aprono il campo sono rapidi e veloci, oltre che micidiali, nell'esecuzione. E siccome loro hanno un nove che segna con continuità, alla fine subiamo una larga sconfitta. Niente panico, ma certamente tanta arrendevolezza nel secondo tempo.
Tre errori fatali ci costano il pesante ko: il primo quando lasciamo spazio a Bellingham - sicuramente tra i migliori - fermato fallosamente in area da Di Lorenzo (Kane è poi implacabile dal dischetto); il secondo con l'assist del gioiello del Real per Rashford che fulmina Donnarumma con una difesa sorpresa; il terzo sul bis di Kane - 61 gol in nazionale in 87 gare - scappato a Bastoni.
Così l'Inghilterra si prende il punto sufficiente a garantirle il matematico pass per Euro 2024 dopo che per una quindicina di minuti - complice il vantaggio dei maltesi sull'Ucraina, poi ribaltato - avevamo anche noi un piede e mezzo in Germania. Invece dovremo attendere, come previsto alla vigilia, la sfida diretta di Leverkusen del 20 novembre, dando per scontato il successo a Roma con la Macedonia tre giorni prima.
Spalletti, alla sua prima grande sfida da ct dell'Italia, dimostra di aver preparato bene dal punto di vista tecnico e mentale la sfida, ma gli inglesi sono stati bravi nella seconda parte di gara a spegnere le velleità azzurre e a toglierci serenità. Tra le note positive il gol del nove, quasi un inedito negli ultimi tempi, lo Scamacca definito «un centravanti costruito al computer» che sostituito dopo un'ora riceve i complimenti del ct. A Londra, con il West Ham, non aveva trovato gloria anche a causa di guai fisici. Udogie ed El Shaarawy, le vere sorprese della formazione stravolta (otto i cambi) rispetto alla gara con Malta, non demeritano nella prima frazione, sparendo poi strada facendo. Per il resto tanti errori difensivi e nei disimpegni, fattore sul quale il ct dovrà lavorare nel rush finale del girone, e il nulla del secondo tempo in una gara contro una big europea. «Se vogliamo fare un calcio europeo, dobbiamo leggere meglio le ripartenze - così Spalletti alla fine -.
Sono arrivate risposte corrette sulla ricerca, mentre sul confronto a viso aperto qualche correzione la dobbiamo trovare, abbiamo subito la forza fisica e il riuscire a vedere oltre il primo passaggio», così Spalletti.Da segnalare qualche fischio durante l'inno italiano, ma ancora più gravi i cori sgradevoli nel minuto di silenzio per le vittime svedesi nella capitale belga e per quelle nella guerra in Israele.
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