Juve brutta e graziata. Il cinema di Allegri non cambia

Un bel Bologna furioso per un rigore non concesso sullo 0-1. Vlahovic-gol: sempre più leader dopo le tante voci di mercato

Juve brutta e graziata. Il cinema di Allegri non cambia
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Torino - Troppi elogi fanno male. E così la Juventus, dopo gli applausi presi a Udine, si impantana allo Stadium raggiungendo solo nel finale un Bologna che avrebbe meritato il bottino pieno: Ferguson e Vlahovic gli autori delle reti, con anche un gol annullato giustamente al serbo e un clamoroso rigore non concesso agli ospiti quando il punteggio era ancora sullo 0-1. La furia rossoblu è nelle parole dell`ad Fenucci: «Un errore arbitrale pesante ci ha negato una vittoria certa. Mancano un rigore e un`espulsione. Questi episodi sono allucinanti, nell`era della tecnologia è insopportabile». Thiago Motta fa scena muta alle domande sull`episodio, mentre Allegri accusa un leggero malore dopo un finale di partita ad alta tensione. Signora graziata, insomma, con però il sorriso per il secondo gol di fila di Vlahovic e per l`esordio di Pogba.

La Juve, a parte Perin per l`acciaccato Szczesny e Fagioli per Miretti, è la stessa vista nel 3-5-2 di Udine. La resa del primo tempo è però del tutto inferiore: giro palla lentissimo e poche verticalizzazioni. Chiesa e Vlahovic paiono leoni in gabbia, mentre in difesa si balla che è un piacere Si fa per dire, ovviamente: Zirkzee - che se fosse più cattivo sotto porta sarebbe un attaccante con i controfiocchi - gioca come un pivot nel basket e su di lui si appoggiano quasi tutte le azioni della squadra di Thiago Motta. Così, dopo un primo allarme (tiro dal limite di Moro), Perin deve impegnarsi per dire no a Ndoye, ragazzino sveglio pescato in Svizzera: lui a destra e Orsolini a sinistra creano mezzi sconquassi in una difesa bianconera a dir poco lenta. Risultato: palla lavorata dal solito Zirkzee al limite area, Ferguson arriva da dietro e la Juve va sotto. Un`azione quasi in fotocopia per poco non vede ancora lo scozzese raddoppiare prima che solo nel finale di tempo i bianconeri - più con i nervi che non con il gioco - si affaccino dalle parti di Skorupski. Risultato: fischi dei tifosi e applausi al Bologna.

Un gol annullato a Vlahovic a inizio ripresa (fuorigioco di Rabiot) inaugura la seconda parte di gara, con Chiesa più largo a sinistra e Skorupski chiamato a superarsi su una sberla dal limite di Weah: i padroni di casa sono inevitabilmente più aggressivi, il Bologna prova a rallentare il ritmo e propone anche il talento dello svedese Karlsson, appena arrivato in Italia.

Allegri lancia Pogba (esordio stagionale: ultima apparizione a metà maggio) e Iling-Junior, ma è il Bologna a sfiorare il raddoppio quando, dopo una parata di Perin su Zirkzee, è proprio l`inglese a impedire il tap in a Ndoye a un paio di metri dalla linea di porta: Di Bello non fischia un rigore che appare clamoroso, la panchina rossoblù si infuria e la Juve si salva.

Per poi raggiungere il pareggio con un colpo di testa di Vlahovic su assist dello stesso Iling-Junior e azione iniziata dal numero 10 francese: nel finale, con Karlsson, è poi ancora il Bologna ad andare vicino alla vittoria. Per la Juve, sovrastata sul piano del gioco e delle idee, punto guadagnato.

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