Torino - «Siamo secondi in classifica e in semifinale di Coppa Italia: momentaneamente, abbiamo raggiunto gli obiettivi di inizio stagione». Allegri non arretra di un passo e, alla vigilia del match odierno contro l`Atalanta, si dice «dispiaciuto ma non preoccupato, questa è la strada giusta». Quella dei giovani che, in quanti tali, hanno bisogno di tempo per crescere e migliorare. Punto e fine della trasmissione, senza apparenti rimpianti per quello che avrebbe potuto essere e che invece non sarà: «Lo scudetto? Abbiamo cercato di lottare. Qui però ci sono tanti giovani che tra due, tre o quattro anni saranno giocatori importanti: penso a Fagioli, Miretti, Iling, Yildiz e Nonge, senza dimenticare che Vlahovic, Cambiaso e Kean sono soltanto del 2000. Yildiz? Adesso sta meglio: per un periodo è stato messo sul piedistallo, ma non è che le sue qualità siano sparite. Ripeto: tutti questi ragazzi hanno solo bisogno di giocare partite importanti».
Nel frattempo bisogna però mettere la testa anche sul presente, perché è su quanto accade quotidianamente che si misura la crescita del singolo e del collettivo. Una crescita che per i bianconeri ha subìto ultimamente troppi rallentamenti: cinque punti in sei partite sono bilancio da squadra che lotta per evitare la retrocessione, non certo da chi fino a quaranta giorni fa aveva quasi spaventato l`Inter. «Adesso ci serve muovere la classifica», ammette il tecnico livornese. Cui servono ancora 13 punti per essere certo di raggiungere la quota necessaria per giocare la Champions 2024/25: mancando 11 partite, non si tratterà di un`impresa epica ma intanto bisogna che la squadra ricominci a viaggiare. In questo, il match contro l`Atalanta - sesta in classifica - riveste una certa importanza: dovesse infatti imporsi, la squadra di Gasperini - che a Torino non perde da cinque incontri di fila - si avvicinerebbe a meno 8 spargendo altra incertezza nella galassia bianconera. Attesa per di più di qui alla fine del campionato da sfide non banali come, tra le altre, quelle contro Lazio, Fiorentina, Toro, Milan e Roma.
Quando arrivi a questo punto della stagione i punti sono pesanti, perché il tempo per recuperare eventuali passi falsi scarseggia. A Napoli abbiamo disputato una buona gara, ma non abbiamo raccolto nulla: la rotta va invertita». Ancora senza Rabiot, ma con il recupero di McKennie e Milik al posto dello squalificato Vlahovic: prendere un altro schiaffo non è quasi contemplato, considerati i dubbi che sempre aleggiano intorno alla sua panchina. «Il futuro non mi preoccupa. Le energie che abbiamo vanno portate in campo: il resto è secondario».
Chi gioca e dove vederla
JUVENTUS
1 Szczesny; 4 Gatti, 3 Bremer, 6 Danilo; 27 Cambiaso, 16 McKennie, 5 Locatelli, 20 Miretti, 11 Kostic; 7 Chiesa, 14 Milik. All. Allegri
ATALANTA
29 Carnesecchi; 42 Scalvini, 19 Djimsiti, 23 Kolasinac; 77 Zappacosta, 15 De Roon, 13 Ederson, 22 Ruggeri; 7 Koopmeiners, 8 Pasalic; 90 Scamacca. All. Gasperini
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