La Juventus rinuncia definitivamente alla Superlega di cui il suo ex presidente Andrea Agnelli, al fianco del numero uno del Real Madrid Florentino Perez, era stato il principale sostenitore. Il tempo della discussione con gli altri due club che non avevano ancora abbandonato ufficialmente il progetto, Real Madrid e Barcellona, è quindi finito, ha annunciato questa sera la Vecchia Signora ricordando che il 6 giugno scorso aveva scritto alle due big della Liga spagnola per concordare una linea comune nell'uscita dal progetto. Una condivisione che a quanto pare non è stata totale.
Così la Juve ha rotto gli indugi chiudendo i conti col passato e con quella idea tanto voluta dall'ex numero uno Andrea Agnelli, ma che è costata uno scontro durissimo con la Uefa tutt’ora in corso. Potrebbe essere un ultimo passo diplomatico per ammorbidire Ceferin circa l’esclusione del club dalle coppe europee: a questo punto i bianconeri potrebbero ritrovarsi fuori d’ufficio dalla Conference League quest’anno, ma nel pieno diritto di poter rientrare in Champions League dalla stagione 2024-25, limitando altri danni economici. Quest’anno, senza la massima competizione europea, il club bianconero ha perso circa 120 milioni euro.
Il comunicato
Ecco il comunicato ufficiale pubblicato dal club bianconero: "Facendo seguito al comunicato stampa del 6 giugno 2023, con cui Juventus aveva reso noto di aver iniziato un periodo di discussione con Real Madrid e FC Barcelona (club che fino ad allora non avevano annunciato l’intenzione di uscire dal progetto Super Lega) con riguardo alla prospettata decisione di Juventus di uscire dal Progetto Super Lega, si rende noto quanto segue. A seguito di tali discussioni, e tenuto conto di alcune divergenze sull’interpretazione degli accordi applicabili al Progetto Super Lega, Juventus conferma di aver iniziato la procedura di uscita dal suddetto Progetto, pur rammentandosi che, ai sensi delle disposizioni contrattuali applicabili, affinché il recesso produca i suoi effetti è richiesto il previo consenso di Real Madrid, FC Barcelona e degli altri club coinvolti nel Progetto Super Lega".
Cosa succede ora
Il progetto Superlega è definitivamente tramontato? In verità ancora no. Tutto dipenderà dall'attesa decisione della Corte di Giustizia Europea che dovrebbe depositare il suo parere entro l’autunno. Gli scenari ipotizzati sono tre.
Primo: la Corte dà, sostanzialmente, ragione alla Uefa. A quel punto cambierebbe poco: la Superlega potrebbe nascere, ma in netto contrasto con la Uefa e con problemi che ne renderebbero l’esistenza molto fragile. Secondo: la Corte riconosce nella Uefa un monopolio in violazione alle norme 101 e 102 del trattato dell’Unione. A quel punto la Uefa dovrebbe affrontare un processo profondo di riforma per continuare a esistere, si aprirebbe un’autostrada per la creazione di competizioni alternative, compresa la Superlega, che sarebbe pronta a partire dalla stagione 2024-25.
Terzo: la Corte si posiziona nel mezzo, riconosce le incongruenze nel sistema Uefa, ma non ravvede violazioni così gravi da riformarne in modo radicale il ruolo.
È possibile, tuttavia, che questo scenario possa consentire la nascita di altre competizioni, magari sotto l’egida della Uefa che non potrebbe ostacolarle, né ostacolare i club che vi partecipano. Un compromesso che potrebbe servire a dissinescare lo spauracchio Arabia Saudita, che sta costruendo la sua personale Superlega, comprando i campioni come al Fantacalcio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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