Termina 1-0 l'anticipo fra Lazio e Juventus grazie all'incornata in pieno recupero di Marusic. Vittoria sofferta ma meritata per Tudor che all'esordio sconfigge la sua ex squadra, con la quale ha vinto due scudetti. Grazie a questi tre punti i biancocelesti riaccendono la speranza di qualificazione alla prossima Champions League, accorciando ad otto lunghezze dal quarto posto occupato dal Bologna, impegnato lunedì contro la Salernitana. Per la Juve arriva la quarta sconfitta nelle ultime nove, in due mesi nei quali il ruolino di marcia è stato da zona retrocessione.
Le scelte dei due allenatori
Igor Tudor cambia tantissimo rispetto alla Lazio che conosciamo: si passa alla difesa a tre con Zaccagni a tutta fascia nei quattro di centrocampo e la novità Pedro accanto a Felipe Anderson dietro all’unica punta Castellanos, preferito ad Immobile. Massimiliano Allegri, in piena emergenza, passa a quattro dietro con Rugani accanto a Bremer e Kean in mezzo a Chiesa e Cambiaso come terminale offensivo, con conseguente panchina iniziale per Yildiz.
Primo tempo
Primi 15’ di gara nei quali la Lazio è apparsa molto più cattiva, andando a pressare altissima la retroguardia bianconera e senza esimersi dall’andare all’uno contro uno; Juve ben disposta a quattro dietro con il rientro di De Sciglio che, proprio sulla sua corsia, sta sviluppando la fase di manovra grazie ai continui strappi di Federico Chiesa. L’occasione più nitida è nata proprio dai piedi dell’ex Fiorentina che al 10’, da calcio piazzato, ha pennellato sulla testa di Bremer che tutto solo sul secondo palo ha mandato di poco a lato.
La Lazio al 21' va vicinissima al vantaggio con Castellanos che da ottima posizione centra l'esterno della rete. Da un ottimo fraseggio nello stretto nato dai piedi di Cataldi, arriva un triangolo proprio fra l'argentino e Felipe Anderson che con una palla di prima col contagiri mette in porta il compagno che a tu per tu davanti a Szczesny spreca clamorosamente mandando a lato. Già pochi minuti fa proprio l'ex Girona , servito involontariamente da Rugani, ha colpito di prima intenzione con il destro dal limite mandando di poco a lato rispetto al palo di destra.
È assedio Lazio adesso: quando siamo al 26’ Felipe Anderson impegna seriamente Szczesny, l’estremo difensore bianconero dice no mantenendo inviolata la porta. Il brasiliano riceve nell’ennesima azione palla al piede dei suoi compagni e dopo aver ricevuto da sinistra, si alza il pallone e lo colpisce al volo di mancino in un fazzoletto: il portiere polacco si tuffa e respinge l’ennesima minaccia.
Continua a faticare ma soprattutto a rischiare la Juventus quando siamo al 40’ nella gestione del pallone, con la Lazio che non solo sta contenendo le poche ripartenze avversarie ma, soprattutto, attuando un pressing altissimo, l’aggressione avviene al primo portatore bianconero e in più di qualche occasione la retroguardia bianconera ha rischiato di combinarla grossa.
Chiesa ci prova con un piattone piazzato, Mandas riesce a salvare allungando in angolo. Minuto 42’ e prima vera occasione per la squadra di Allegri: De Sciglio dopo aver ricevuto allarga sulla sinistra, a ridosso dell’area di rigore, per Rabiot che di prima serve proprio l’ex Fiorentina che di prima apre il piattone e piazza sul secondo palo, l’estremo difensore biancoceleste si allunga e manda in corner sventando la prima vera occasione della gara per gli ospiti avvenuta alla prima azione costruita attraverso un fraseggio non pressato dai padroni di casa. Pochi secondi più tardi lo stesso Chiesa in percussione solitaria scarica di potenza dal limite dopo essere partito dalla sinistra ed essersi riuscito ad accentrare ma la sua conclusione, centrale, è stata facile preda del portiere ellenico.
Si chiude senza recupero il primo tempo fra Lazio e Juventus, è 0-0. Bella gara, seppur avara di emozioni, con i biancocelesti che hanno gestito per la stragrande maggioranza del tempo la gara, riuscendo a rendersi pericolosi più volte dalle parti di Szczesny e con i bianconeri che sono riusciti a rendersi pericolosi solamente nel finale. Tudor al momento è riuscito a bloccare il fraseggio bianconero, andando a pressare molto alti gli uomini di Allegri.
Secondo tempo
La seconda frazione ricomincia con due cambi in casa Juventus e con il conseguente cambio di modulo, dal 4-3-3 al solito 3-5-2: fuori De Sciglio - al rientro dopo uno stop lungo 332 giorni - e Miretti, dentro Iling e McKennie. La prima occasione della ripresa arriva al 52’ ed è della Juve. Dopo un buon fraseggio, Iling riesce ad arrivare al cross dalla sinistra e a servire, sul palo opposto, l’altro esterno Cambiaso che colpisce al volo trovando una respinta miracolosa di Mandas che è anche riuscito ad evitare la ribattuta a rete di McKennie che, recuperando la sfera, ha prontamente servito Locatelli che dal limite ha provato la botta ma anche lui ha trovato la ribattuta della retroguardia biancoceleste. Arrivati all’ora di gioco la Juventus riesce a contenere meglio la Lazio grazie al cambio di modulo, più congenito alle esigenze della gara e che è riuscito a compattare le linee. Dal lato opposto la Lazio non sta riuscendo a rendersi pericolosa come nel primo tempo, sia per una fisiologica stanchezza che per assenza di lucidità negli ultimi venti metri, dove Immobile al momento appare meno coinvolto rispetto a Castallanos. Il tanto possesso biancoceleste sulla trequarti bianconera è sterile e, a differenza dei primi 45' di gioco, gli uomini di Tudor non stanno sfruttando le corsie laterali. Lazio vicinissima al vantaggio quando siamo al 73’, con McKennie che salva su una conclusione a botta sicura di Marusic. Tutto nasce da un recupero di Immobile che serve proprio Marusic che, a sua volta, con un ottimo filtrante restituisce all’ex di turno che di prima serve nuovamente il macedone al limite che di prima incrocia sul secondo palo di precisione a Szczesny battuto, è provvidenziale la gamba dell’americano che devia in angolo e mantiene la porta inviolata. Nel finale sia Allegri che Tudor provano a sbloccarla grazie ai cambi: il tecnico toscano butta nella mischia Sekulov, all’esordio con la prima squadra dopo ben 92 presenze con l’under 23. Il giovane attaccante è il trentaduesimo innesto che dalla NextGen riesce ad esordire con la squadra maggiore. L’allenatore croato, invece, schiera il jolly Luis Alberto che all’87’ dal limite va vicinissimo al gol del vantaggio ma la sua conclusione trova la provvidenziale deviazione di Rugani (con angolo non assegnato dal direttore di gara fra le proteste dei padroni di casa). A tempo scaduto la Lazio passa con Marusic che di testa trafigge Szczesny e fa esplodere l’“Olimpico”. Tutto nasce da Guendouzi che, dopo aver ricevuto da Felipe Anderson, riesce a controllare e a servire sul secondo palo il macedone che di testa sovrasta Sekulov che si addormenta clamorosamente sull’inserimento di Marusic. Tudor trova dunque all’esordio tre punti pesantissimi e meritati, mentre Allegri perde un punto preziosissimo per come si era messa la gara a gara finita. Vittoria per la Lazio che sale al settimo posto a quota 46 sorpassando il Napoli e riaccedendo una speranza per il quarto posto occupato dal Bologna, proprio i falsinei, in caso di vittoria contro la Salernitana, potrebbero accorciare a sole due lunghezze dalla Juve con lo scontro diretto in programma il 19 maggio: per Allegri nelle ultime nove gare solamente una vittoria conquistata, peggio di lui hanno fatto solo Sassuolo, Frosinone e Salernitana.
Il tabellino
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; Marusic, Kamada (80' Guendouzi), Cataldi (80' Vecino), Zaccagni (84' Luis Alberto); Pedro (57' Isaksen), Felipe Anderson; Castellanos (57' Immobile).
Allenatore: Igor TudorJUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bremer, Rugani, De Sciglio (46' Iling Junior); Miretti (46' McKennie), Locatelli, Rabiot; Cambiaso (63' Weah), Kean (80' Sekulov), Chiesa (68' Yildiz). Allenatore: Massimiliano Allegri
Marcatori: 93' Marusic (L)
Ammoniti: Iling Junior (J), Weah (J), Immobile (L)
Arbitro: Andrea Colombo (Como)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.