
Quando non te l'aspetti, secondo la sua recente natura di team imprevedibile, capace di ogni impresa, il Milan prende a martellate l'Udinese condannata alla quarta sconfitta consecutiva e si regala una serata senza subire gol (che è già una notizia), e soprattutto facendo funzionare al meglio il nuovo sistema di gioco ideato da Conceiçao. 4 a 0 a Udine non capita tutti i giorni e forse indica una nuova strada strategica su cui bisognerà anche riflettere in vista di Atalanta e Inter (semifinale di coppa Italia) .
A Conceiçao piacciono le sorprese, anche quelle preparate in settimana. Così a Udine debutta con la difesa a 3 più Jovic centravanti (non accadeva dalla prima col Torino in agosto 2024) al cospetto di un rivale che ha solo Lucca in attacco con il sostegno di Atta. Per questo motivo Maignan (impallinato dai fischi del pubblico friulano, dietro la sua porta sosta un inviato della procura federale; ndr) riceve un solo tiro in porta nel primo tempo. Ma la novità più interessante
del Milan è forse una caratteristica affinata di recente, portar via la palla sulla tre-quarti. Ed è infatti con un blitz così che i rossoneri riescono sul finire della frazione a cogliere alla sprovvista la difesa friulana. Fofana ha il merito di recuperare un pallone prezioso poi affidato a Leao sul confine dell'area di rigore: il destro al volo consegna il 7° sigillo a Rafa. Prima dell'intervallo, il raddoppio del Milan è cosa fatta sullo sviluppo di un calcio d'angolo con Pavlovic che svetta su tutti e devia di testa alle spalle di Okoye.
A Udine, per il Milan, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. E infatti a inizio della ripresa ecco lo scontro, fortuito, tra Maignan e Jimenez ai limiti dell'area rossonera: il portiere francese ha la peggio, trauma cranico e trasporto immediato, da cosciente, all'ospedale per i controlli di rito (con gli applausi di solidarietà del pubblico friulano). Al suo posto c'è bisogno di richiamare dalla panchina Sportiello. Più tardi deve sottoporsi a una visita medica anche Jimenez, coinvolto nello scontro frontale con Maignan, rimasto stordito per qualche minuto. A metà ripresa,
dopo altre due sostituzioni, il Milan passa comodo sul 3 a 0 grazie a una intesa maturata sulla pista mancina: qui il tacco di Leao libera Abraham che lancia Theo Hernandez nella prateria e col sinistro potente può trovare un altro gol (il precedente a gennaio a Como) che mette in cassaforte il risultato.
Guai a concedere al Milan così ispirato, e finalmente così ben difeso, lo spazio alle spalle del centrocampo perché il quarto squillo di tromba giunge puntuale lungo la dorsale incarnata da Abraham per Leao che sotto porta mette un confetto dolcissimo a disposizione di Reijnders per chiudere definitivamente tutti i conti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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