Con lo scoppiettante inizio dei Mondiali e i notevoli debutti delle padrone di casa, che hanno da subito posto in alto l’asticella delle aspettative e dell’espressa qualità in campo, la seconda giornata non poteva di certo esser da meno. Così, dal pareggio d’intensità e resilienza che la Nigeria – festeggiato dalle Super Falcons di Randy Waldrum come vittoria, al rigore parato da capitan Nnadozie – riesce a strappare ad un Canada indubbiamente deluso, al coraggio delle Filippine dell’australiano Stajcic, costrette a cedere il passo al cinismo della Svizzera, che capitalizza con freddezza le occasioni a disposizione; fino alla meraviglia, quella della forza di qualità e gioco espressa, della Spagna dei sogni, che dal Wellington Regional Stadium grida fame di trionfo.
Intensità a reti inviolate: vola capitan Nnadozie
Le storie delle rappresentative al femminile di Nigeria e Canada sono profondamente diverse, eppure non poche volte il lancio dei dadi del destino le ha intrecciate. Le nordamericane occupano più o meno stabilmente il settimo posto nel ranking Fifa, all’ottava partecipazione mondiale, mentre le Super Falcons sono storicamente un team sorprendente, perché, pur occupando il quarantesimo posto (in risalita) in ranking e avendo superato soltanto due volte su otto precedenti la fase eliminatoria, sono l’unica rappresentativa della Confederazione africana ad aver centrato l’obiettivo di nove su nove qualificazioni al torneo iridato.
Straordinario, come straordinarie sono alcune sue componenti: contro un Canada che fa possesso e tiene il pallino del gioco, in una gara ad alta intensità fisica, l’eroina di giornata è una ragazza classe 2000 che, a 23 anni, veste la maglia della propria nazionale e la guida come capitana. Chiamaka Nnadozie, portiere nigeriana del Paris FC, è Mvp assoluta: arriva ovunque, ma soprattutto arriva sul rigore di Christine Sinclair, che, al 48’, potrebbe incrinare gli equilibri in campo. Il triplice fischio di Lehtovaara sancisce un dato inequivocabile: la Nigeria è imbattuta col Canada nel complesso della storia mondiale, mentre per la prima volta le campionesse olimpiche in carica a guida Priestman rimangono a bocca asciutta all’esordio.
Il cinismo di Bachmann ferma le Filippine
Il gran ballo delle debuttanti passa dal Forsyth Barr Stadium di Dunedin, accendendo le luci della ribalta sull’atteso esordio delle Filippine a guida Stajcic: coraggio ce n’è, consapevolezza pure; forse, un mix di troppa ingenuità e poca esperienza, in questo caso, a minare la tenuta delle Filipinas contro le elvetiche alla seconda partecipazione assoluta, dopo quella del 2015 che le aveva condotte sino agli ottavi di finale, mostrando un team dalle ottime potenzialità.
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Così, il fresco coraggio delle asiatiche travolge l’inizio del match, finché il cinismo della Svizzera, capace di capitalizzare ognuna delle (poche) occasioni a disposizione, strappa l’entusiasmo e tiene in pugno, tra il primo ed il secondo tempo, la sostanza della partita. Al 43’, Bachmann punisce dal dischetto Davies-McDaniel: l’esperienza della numero 10 è tutta nella freddezza del destro a mezza altezza che s’insacca in rete. Il raddoppio è poi facile facile, perché Piubel deve solo appoggiare, a due passi dalla linea di porta, l’ennesimo rimpallo incontrollato nell’area filippina. Si chiude così: le svizzere fanno coppia di testa con le neozelandesi, attualmente sopra per differenza reti.
La Roja alza il tiro: il limite è il cielo
Tre gol in meno di mezz’ora: questa è la Spagna del debutto mondiale, la Spagna che mette il punto e sfida apertamente tutte le altre. Come a dire: fate di meglio, se ci riuscite. L’ultima volta che un team nazionale era riuscito a calare il tris a tempi record era il 2015, in un Stati Uniti – Giappone da ricordare. Ma la Roja fa di più, perché stabilisce anche tre primati per la Coppa del Mondo al femminile: 46 tiri totali, 80% di possesso palla e 117 tocchi nell’area avversaria.
L’autogol di Valeria del Campo Gutiérrez, al 21’, sull’incursione di González è un maldestro tentativo di difendere l’indifendibile di fronte ad una corazzata che, in fase offensiva, fa tremare qualsiasi muro. Passano due minuti ed è l’Mvp del match, reduce da un’annata straordinaria col suo Barcellona, Aitana Bonmatí a fare quel che le riesce meglio, lo straordinario: l’assist di Ona Batlle le libera la corsia in area da destra, lei s’infila nello stretto, ubriaca un paio di difensori, si sposta il pallone sul mancino e trafigge Solera. Al 27’, Hermoso schianta un colpo di testa che fa tremare la traversa ed è poi rapida González a chiudere il tap-in con una sorta di piroetta. Tris. Si potrebbe addirittura sognare una manita: perché al 34’ Carmona viene atterrata da Villalobos, ma Hermoso fallisce dal dischetto; al 49’, di nuovo Carmona, in azione personale, libera il sinistro dalla distanza superando Solera ma trovando, ancora, una traversa. La Roja ha fame, e si vede.
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I tabellini delle gare
Gruppo B
NIGERIA 0 – 0 CANADA
NIGERIA (4-3-3): Nnadozie, Plumptre, Ohale, Demehin, Alozie, Payne, Ucheibe, Abiodun, Onumonu (85’ Okoronkwo), Oshoala (91’ Echegini), Ordega (73’ Kanu). A disp.: Oluehi, Ogbonna, Ebi, Monday, Imuran, Balogun. All. Randy Waldrum
CANADA (4-5-1): Sheridan, Buchanan, Riviere (71’ Chapman), Lawrence, Gilles, Quinn, Rose (46’ Lacasse), Grosso (82’ Prince), Sinclair (71’ Schmidt), Leon (64’ Viens), Huitema. A disp.: Zadorsky, Carle, Fleming, D’Angelo, Awujo, Proulx, Smith. All. Beverly Priestman
Ammoniti: 54’ Demehin (N), 74’ Lawrence (C), 99’ Viens (C)
Espulsi: 98’ Abiodun (N)
Arbitro: Lina Lehtovaara (Finlandia)
Gruppo A
FILIPPINE 0 – 2 SVIZZERA
FILIPPINE (5-3-2): Davies-McDaniel, Cowart, Long, Beard, Harrison, Barker, Sawicki, Eggesvik (70’ Abrahamsen), Quezada (70’ Flanigan), Bolden (81’ McDaniel), Guillou. A disp.: Jota, Fontanilla, Cesar, Annis, Castaneda, Bugay, Frilles, Randle, Bonta. All. Alen Stajcic
SVIZZERA (4-3-3): Thalmann, Stierli, Maritz, Buehler, Aigbogun, Reuteler (90’ Terchoun), Sow, Wälti (75’ Mauron), Crnogorcevic, Bachmann (70’ Lehmann), Piubel (90’ Riesen). A disp.: Peng, Friedli, Marti, Felber, Arfaoui, Rey, Calligaris, Humm. All. Inka Grings
Marcatori: 45’ rig. Bachmann (S), 64’ Piubel (S)
Ammoniti: 8’ Bachmann (S), 38’ Harrison (F), 83’ Maritz (S)
Arbitro: Vincentia Amedone (Togo)
Gruppo C
SPAGNA 3 – 0 COSTA RICA
SPAGNA (4-3-3): Rodriguez, Batlle (88’ Hernández), Paredes, Andres, Carmona, Abelleira (77’ Zornoza), Bonmatí, Hermoso, González (63’ Redondo), Paralluelo (77’ Putellas), Del Castillo (63’ Caldentey). A disp.: Salon, Coll, Guerrero, Hernandez, Codina, Navarro, Perez, Galvez. All. Jorge Vilda
COSTA RICA (3-4-3): Solera, Benavides, Del Campo Gutiérrez, Villalobos, Coto, Villalobos (73’ Pinell González), Elizondo (58’ Granados), Alvarado, Herrera, Salas (73’ Scott Richardson), Chinchilla. A disp.: Perez, Tapia, Guillen, Sanchez, Campos, Rodriguez, Valenciano, Varela, Estrada. All. Amelia Valverde
Marcatori: 21’ aut. Del Campo Gutiérrez (C), 23’ Bonmatí (S), 27’ González (S)
Arbitro: Casey Reibelt (Australia)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.