Champions, nessuna sorpresa italiana. Crisi Manchester City

L'Atalanta regala grandi cose, ma per l'Inter bisogna aspettare fino all'ultimo minuto per vedere la vittoria. Pareggio del City in casa

Champions, nessuna sorpresa italiana. Crisi Manchester City
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Nessuna sorpresa, tre su tre, come previsto ma con differenti letture e diagnosi. Grandi cose ha offerto l’Atalanta a Berna, là dove l’Inter aveva dovuto attendere l’ultimo minuto per vincere con il gol di Thuram. Allegria di gol, 6 allo Young Boys, il lavoro di Gasperini è evidente nei piccoli particolari, se va a segno, in contropiede manovrato, anche quel difensore antico che è Kolasinac, significa che c’è polpa, c’è sostanza nel gruppo bergamasco eppoi diamo a Roberto Mancini il merito di avere portato in Italia un ragazzo sconosciuto ai più ma infine attore principale, Retegui ha ribadito di essere attaccante definito, vede la porta e realizza immediatamente, di destro, di testa. Gira tutto bene sulla giostra atalantina, anche De Katelaere trova la gioia dei gol, anche con la goffa partecipazione del portiere svizzero. Ha vinto anche il Milan a Bratislava ma sotto il vestito rossonero non c’è nulla, la squadra ha preso due gol, denunciando ancora guai difensivi, non è stata una partita semplice contro un avversario non certamente irresistibile considerato il censo tecnico e la posizione in classifica, ultima della comitiva. Eppure la squadra di Fonseca è riuscita a farsi del male, rischiando addirittura di buttare via i tre punti scaturiti anche da alcune nefandezze dei difensori slovacchi. D’accordo, contava vincere ma c’è molto da fare, moltissimo da risolvere. L’Inter ha ribadito solidità e buona sorte, un autogol le ha consentito di togliersi di dosso l’affanno di un primo tempo ingolfato nel quale è stata superba la prestazione di Zielinski, i tedeschi del Red Bull Lipsia hanno tentato qualche idea sulla fascia sinistra dove Nusa e Andrè Silva hanno creato scompiglio a Dumfries e soprattutto Pavard poi ferito al muscolo della coscia sinistra e fuori gioco per almeno un mese. Calo fisico evidente nel finale, segnale di allarme per Inzaghi che si sistema in testa al gruppone europeo, per la felicità del segretario generale dell’Uefa, Marchetti Giorgio, che, puntualmente presente a San Siro, non si perde una sola partita dei nerazzurri. In classifica si conferma il Barcellona che ha superato il Brest, c’è anche il Liverpool che stasera può togliere il primato agli interisti battendo il Real Madrid così spingendolo in una zona assai critica e conseguenti critiche a Carlo Ancelotti, di certo ad Anfield sarà partita di gran football. Sempre in Inghilterra, da Birmingham attendiamo notizie dall’ospedale di campo della Juventus, l’Aston Villa di Emery è trappola pericolosa, Thiago Motta manda in campo reduci e sopravvissuti, una eventuale sconfitta potrebbe creare problemi seri di classifica e di calendario. Chiude il Bologna contro il Lille, Italiano alla ricerca di dignità.

Segnalo che prosegue la crisi di Guardiola, il Manchester City si fa recuperare tre gol dal Feyenoord, gita turistica dell’Arsenal con 4 gol allo Sporting Lisbona che ha perso l’allenatore Amorim passato allo United, carnevale dell’Atletico di Madrid, 6 gol a Praga, sconfitta del Paris St Germain a Monaco contro il Bayern. Totale: 40 gol in nove partite, come in serie A. O no?

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