Un’ottima Atalanta non ferma la schiacciasassi Inter: Lautaro e Calhanoglu per il 2-1

Nonostante una bella prestazione dei padroni di casa, la vittoria va alla capolista grazie al gol su rigore di Calhanoglu ed il "golazo" di Lautaro Martinez nella ripresa. Il gol di Scamacca e il forcing finale della Dea non bastano a consegnare almeno un punto ai padroni di casa

Un’ottima Atalanta non ferma la schiacciasassi Inter: Lautaro e Calhanoglu per il 2-1

Come meglio rispondere alla vittoria del Napoli del pomeriggio che vincendo su un campo mai semplice come Bergamo? L’Inter non brilla nel primo tempo ma riesce comunque a trovare il vantaggio e chiudere i conti ad inizio della ripresa con l’immancabile gol del capitano. L’Atalanta, però, corona un’ottima prestazione con il gol di Scamacca ed un finale ad alta tensione dove alle tante occasioni ha fatto da contraltare la poca lucidità di fronte alla porta. I tre punti se ne vanno a Milano: a Milan e Juventus, ora, il compito di rispondere a tono.

L’Atalanta parte subito forte, aggredendo a tutto campo l’Inter, ma la barriera messa in campo da Inzaghi regge senza troppi problemi. Nonostante la grande intensità, le occasioni da gol sono inesistenti. Visto che le ripartenze degli ospiti non sono molto efficaci, per trovare il vantaggio ci vuole un errore di Musso, che travolge in area Darmian. Calhanoglu converte il rigore e la rete sveglia l’Inter che prova a trovare il raddoppio, senza però molta fortuna. Il secondo tempo vede gli ospiti più propositivi, trascinati dal capitano che, dopo essersi visto annullare un gol per fuorigioco, segna il 2-0 con un gran tiro a giro. Quando sembra che i conti siano chiusi, l’Atalanta riapre di colpo la partita con una combinazione tra Lookman e Scamacca, che timbra ancora il cartellino. Il forcing finale dei padroni di casa non cambia il risultato: vince l’Inter che si conferma capolista.

Le scelte dei tecnici

Inzaghi, come ampiamente previsto alla vigilia, conferma per dieci undicesimi la formazione schierata contro la Roma, con Bastoni che si prende un turno di riposo, lasciando il posto a Stefan de Vrij. Sulla mediana, nonostante le buone prove dell’azzurro Frattesi, la maglia da titolare va ancora a Mkhitaryan. Calhanoglu e Barella avranno parecchio da fare per contrastare l’attento centrocampo dei bergamaschi. Nessuna novità in avanti, dove Inzaghi si affida ancora al nuovo duo delle meraviglie Lautaro-Thuram.

Inzaghi Gasperini Atalanta Inter

Se l’Atalanta vuole risalire la classifica, bisogna che inizi a vincere anche gli scontri diretti con le rivali per l’Europa che conta. Gasperini riesce a recuperare Scalvini dopo il fastidioso mal di schiena dei giorni scorsi e l’azzurro prende il posto di Toloi. Zappacosta si è ripreso dall’influenza e scenderà in campo sulla destra, con Ruggeri a seminare scompiglio sul lato opposto. Mediana solida con Ederson e De Roon mentre Koopmeiners dovrebbe essere da solo sulla tre quarti. In avanti spazio a Lookman e Scamacca, con De Ketelaere e Muriel pronti a subentrare a partita in corso.

Bella Atalanta ma passa l’Inter

Al pronti via, la pioggia battente vede l’Inter oranje, vista la terza maglia, subire per lunghi tratti l’aggressività dell’Atalanta, partita con la determinazione di tenere in mano il pallino del gioco. La netta superiorità nel possesso della Dea, però, non si traduce in azioni veramente pericolose ma solo in lunghi ed eleganti palleggi. L’undici di Inzaghi si difende con ordine e prova occasionalmente qualche ripartenza, contenuta dalla difesa bergamasca. Come al solito, la Dea spinge forte sulle fasce e lotta con determinazione a centrocampo, senza timori reverenziali. Ci vogliono quasi 10 minuti prima di vedere in azione i binari sulle fasce che tanto male hanno fatto sia in Serie A che in Champions. I padroni di casa ci mettono meno di un quarto d’ora per capire che contro un Inter così quadrata, aggredire con insistenza potrebbe essere uno spreco di forze. Il ritmo cala un attimo ma non l’intensità, che vede la compagine meneghina soffrire non poco la gagliardia della Dea. Sommer, però, rimane ancora inoperoso.

Djimsiti Lautaro Atalanta Inter

La prima vera occasione arriva al 20’, quando, dopo una lunga azione manovrata dei padroni di casa, Ruggeri approfitta di un rinvio impreciso della difesa per provare a mettere in imbarazzo il portiere nerazzurro. Il tiro al volo è tanto bello quanto impreciso. Ora l’Atalanta inizia a cercare uno-due al limite dell’area per arrivare a tu per tu con il guardiameta interista. Gli ospiti provano a colpire in ripartenza ma trovare varchi nell’attenta retroguardia di Gasperini non è semplice. Trascinati da un ottimo Scamacca, i padroni di casa si rendono ora pericolosi, come su un colpo di testa in area da calcio d’angolo di Zappacosta. Il piano della Dea è semplice: tanti cross al centro, sperando che prima o poi arrivi la deviazione giusta. Alla mezz’ora, prima tegola sull’Inter: per evitare un pericoloso colpo di testa, Benjamin Pavard si lancia senza paura ma colpisce un proprio compagno con la testa, prendendo davvero una bella botta al ginocchio sinistro. Inzaghi è costretto al primo cambio, richiamando in panchina il francese e gettando nella mischia Matteo Darmian.

Musso rigore Atalanta Inter

Il finale di tempo vede la partita incattivirsi di colpo, costringendo il signor Sozzi ad estrarre un paio di volte il giallo, tra i fischi scroscianti del Gewiss Stadium. L’Inter, alla fine, riesce ad imbastire azioni degne di questo nome, ritrovando il piglio che gli è valso finora una serie di ottimi risultati. La svolta della partita arriva al 37’, quando un’incursione in area di Darmian vede l’uscita disperata di Musso che prende il pallone ma travolge anche il difensore. Nessun dubbio per il signor Sozza: è calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Calhanoglu ed il turco non sbaglia: il portiere argentino intuisce ma non ci arriva, 1-0 Inter. La rete sembra svegliare la Beneamata, che ora attacca con più convinzione: per fortuna dei tifosi di casa il tiro da fuori area di Calhanoglu è piuttosto centrale. C’è tempo per una penetrazione di Thuram che viene sventata all’ultimo secondo dai centrali orobici ma l’Atalanta non riesce più ad essere così aggressiva come ad inizio partita. Il recupero corposo viene ulteriormente allungato dopo uno scontro fortuito tra Djimsiti e Barella ma si va comunque negli spogliatoi su un 1-0 per gli ospiti che è un po’ bugiardo, visto il buon gioco mostrato dai padroni di casa.

Lautaro chiama, Scamacca risponde

Nessun cambio nell’intervallo, i padroni di casa partono bene ma l’Inter assomiglia ora a quella vista nelle scorse settimane, determinata a chiudere al più presto i conti con la Dea. Il primo brivido per i padroni di casa arriva al 49’, quando un tiro secco da fuori area di Dimarco va davvero ad un nulla dal sette. Quattro minuti dopo, una lunga azione piuttosto confusa vede un gol piuttosto fortunoso di Lautaro Martinez ma il capitano non ha nemmeno il tempo di festeggiare: bandierina alzata, fuorigioco. Lo spavento convince Gasperini a cambiare qualcosa: fuori Kolasinac e Zappacosta, autore di parecchi cross interessanti, dentro Hateboer e Pasalic. Prima che i cambi possano cambiare qualcosa, ecco che l’Inter trova il raddoppio: azione insistita, buon passaggio di Mkhitaryan per Lautaro Martinez che si fa spazio e lascia partire un delizioso tiro a giro. Niente da fare per Musso, golazo del capitano che sembra mettere l’Inter sui binari di una facile vittoria.

Lautaro celebrazione Atalanta Inter

La Dea, però, non si dà per vinta e finalmente trova un varco buono nella difesa interista: Lookman ha un rimpallo fortunato ma riesce comunque a fornire un assist al bacio per l’accorrente Scamacca. L’attaccante azzurro è spietato e spalanca di colpo una partita che sembrava già chiusa. Gasperini festeggia richiamando Scalvini e dando almeno mezz’ora all’esperto Toloi ma l’Atalanta ora sembra determinata ad approfittare dello sbandamento dell’Inter per trovare almeno il pari. Gli ospiti hanno ora spazi interessanti per colpire in contropiede e sicuramente ne guadagna lo spettacolo. Inzaghi ne approfitta per cambiare due pedine a centrocampo: fuori Mkhitaryan e Dimarco, che hanno corso davvero tanto, dentro Frattesi e Carlos Augusto. L’Atalanta prova ad impegnare Sommer con tiri da fuori ed una respinta corta del portiere elvetico per poco non mette Scamacca in posizione ideale per il raddoppio. Gli ospiti, ora, subiscono parecchio gli attacchi di una Dea determinata come non mai. Al 75’, però, resiste il vantaggio dell’Inter, che prova a rallentare il ritmo.

Sommer Atalanta Inter

La Beneamata non ha finora concesso gol nell’ultimo quarto d’ora ma Gasperini non ci sta ed inizia a fare scaldare sia De Ketelaere che Muriel. I due entrano pochi minuti dopo al posto di Koopmeiners e Lookman ma un minuto dopo è ancora Scamacca a chiamare Sommer ad una parata d’istinto su un tiro secco dal limite. Gli ultimi dieci minuti vedono un Inter che fatica a resistere al forcing finale dei bergamaschi, che però si aprono a ripartenze pericolosissime, come quella che mette Dumfries a tu per tu con Musso. Ormai gli schemi sono saltati e potrebbero essere gli episodi a fare la differenza. L’Atalanta attacca a testa bassa, con tanta furia e poca lucidità ma la diga nerazzurra regge. Inzaghi si gioca le ultime due carte tirando fuori dal campo Lautaro Martinez e Calhanoglu per dare qualche minuto ad Alexis Sanchez e Asllani ma a fare la partita, sebbene in maniera spesso confusa, sono i padroni di casa. La frenesia del recupero combina un brutto scherzo a Toloi, che cintura e stende Alexis Sanchez, beccandosi il secondo giallo e lasciando l’Atalanta in 10 per gli ultimi quattro minuti.

Il tabellino

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini (61’ Toloi), Djimsiti, Kolasinac (54’ Pasalic); Zappacosta (54’ Hateboer) De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners (78’ Muriel); Lookman (78’ De Ketelaere), Scamacca. Allenatore: Gian Piero Gasperini

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (32’ Darmian), De Vrij, Acerbi; Dumfries, Barella, Calhanoglu (85’ Asllani), Mkhitaryan (69’ Frattesi), Dimarco (69’ Carlos Augusto); Lautaro Martinez (85’ Sanchez), Thuram. Allenatore: Simone Inzaghi

Marcatori: 39’ Calhanoglu (rig) (I), 57’ Lautaro Martinez (I), 60’ Scamacca (A)

Ammoniti: 25’ De Roon (A), 34’ Kolasinac (A), 84’ Toloi (A), 88’ Dumfries (I)

Espulsi: 90+1’ Toloi (A)

Arbitro: Simone Sozza (Seregno)

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