Il ritorno di Romelu Lukaku a Milano è stato da incubo, da dimenticare e il più in fretta possibile. L'Inter, infatti, non ha solo vinto per 1-0, ha dominato in lungo e in largo e ha segnato con Marcus Thuram, colui che ha preso il posto di Big Rom al fianco di Lautaro Martinez e rubato il cuore dei tifosi nerazzurri che hanno già dimenticato il 30enne belga. Lukaku non l'ha mai vista contro la sua ex squadra e se effettivamente lui non ha fatto niente per cambiare l'inerzia della partita, è anche vero che i suoi compagni di squadra non sono mai riusciti a servirlo in maniera decente. "Un pallone, datemi almeno un pallone": sono queste le parole di frustrazione pronunciate Lukaku in direzione dei propri compagni di squadra a fine primo tempo.
La Roma, però, fin dall'inizio ha rinunciato a giocare per diverse ragioni: la superiorità dell'Inter, alcune assenze di qualità come Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala ma anche un atteggiamento spesso troppo difensivo e raramente votato al gioco offensivo. Lukaku non ha di fatto mai toccato un pallone, non si è mai smarcato, non ha mai cercato la lotta ma anche i suoi compagni non l'hanno mai saputo servire in maniera adeguata nell'arco di quasi 100 minuti. L'unica occasione, estemporanea, è capitata sulla testa di Cristante con Sommer che ha risposto da campione.
Big Rom nella tarda domenica pomeriggio di San Siro si è riscoperto, ancora una volta, fragile e psicologicamente nonostante i sorrisi di circostanza ha subito molto l'ambiente ostile, quell'ambiente che fino a 4 mesi fa gli era più che amico. Ora toccherà a José Mourinho lavorare sulla testa del gigante belga in vista dei prossimi delicati impegni di campionato, con il derby contro la Lazio che si giocherà domenica 12 novembre.
Una domenica da incubo
Che non sarebbe stata una domenica facile era prevedibile e Lukaku sapeva che avrebbe trovato un clima ostile fatto di cori, insulti, striscioni e fischi, tanti fischi. Poco prima del match, invece, è stato snobbato da quasi tutti i suoi ex compagni di squadra con Lautaro Martinez e Nicolò Barella in testa. Nel corso della partita il leone si era presto trasformato in gattino complice l'atteggiamento dell'Inter, della Roma ma anche del pubblico. Acerbi-Bastoni e Pavard non gli hanno mai concesso un centimetro di libertà per poter partire in velocità ma non ce n'è nemmeno stato bisogno visto che Big Rom ha toccato davvero pochi palloni, forse nemmeno 10 nel corso di tutto il match.
Marcus Thuram, poi, ha segnato, giocato una strepitosa partita e cancellato di fatto il belga dalla memoria dei tifosi dell'Inter e c'è da domandarsi se Big Rom non si sia pentito amaramente di essersi comportato in maniera quantomeno ambigua in estate negandosi a Chelsea, Inter e compagni una volta che i due
club avevano raggiunto l'accordo per riportarlo a Milano. "Romelu ha fatto le sue scelte, io le mie lo scorso anno", ha chiosato Simone Inzaghi che si è tolto l'ennesimo sassolino dalle scarpe in questa intricata vicenda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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