"Sono sempre più triste...". La confessione di Vinicius tra le lacrime

Vinicius torna a parlare di razzismo e non riesce a trattenere le lacrime: "Mi sento sempre più triste, ho sempre meno voglia di giocare"

"Sono sempre più triste...". La confessione di Vinicius tra le lacrime
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Non solo il caso Juan Jesus-Acerbi, il tema del razzismo nel calcio continua a tenere in banco, in questa settimana di pausa per le nazionali: stavolta a lanciare l'allarme è stata la stella brasiliana Vinicius Junior. L'attaccante del Real Madrid, spesso vittima di insulti razzisti nella Liga, è tornato a parlare di razzismo ed è scoppiato a piangere durante la conferenza alla vigilia dell'amichevole tra la Spagna e la Seleçao in programma allo stadio Bernabeu.

"Ogni giorno che passa ho meno voglia, tutto quello che vorrei è giocare a calcio, mai soffrire per essere nero. È una cosa abbastanza triste, è una cosa che succede qui in ogni partita, ogni giorno. Ogni mia denuncia mi rende molto triste. Ma come per tutti i 'neri' del mondo... È una cosa triste" ha detto, in lacrime, Vinicius.

Il talento brasiliano ha poi aggiunto: "Lotto affinché nel prossimo futuro non succeda più a nessuno. Il mio atteggiamento in campo? Certo ho molto da migliorare, ho ancora 23 anni, ed è un progresso naturale... Lasci il Brasile molto giovane senza aver imparato tante cose... Mi sento sempre più triste, nessuno mi sostiene. La mancanza delle punizioni è la cosa che mi fa più rabbia. Il fatto che le persone vadano via senza che succeda nulla per quello che hanno fatto. Da piccolo non sapevo cosa fosse il razzismo. Voglio che la gente la smetta affinché i bambini non ripetano quello che oggi si sente in giro. Non mi batto contro i tifosi spagnoli, ma contro il razzismo nel mondo. Ho chiesto aiuto alla Fifa, alla Uefa, a tutti quelli che possono contrastare questo fenomeno".

Vinicius ha poi proseguito, emozionando anche i giornalisti presenti alla conferenza stampa: "Non ho mai pensato di lasciare la Liga perché altrimenti darei ai razzisti quello che vogliono. Possiamo stare tutti insieme, pensando che le cose possono cambiare. Noi neri sappiamo che dobbiamo fare il doppio. Se stiamo insieme sarà meglio. Dobbiamo stare insieme perché ci sono persone che ci sostengono ma non hanno la stessa forza di noi. Solo i neri sanno cosa abbiamo passato. Continuerò nel miglior club del mondo, segnando tanti gol in modo che continuino a guardarmi. I razzisti sono una minoranza. Continuerò perché il presidente mi sostiene, il club mi sostiene e continuerò a vincere ancora tanti trofei".

Infine la stella del Real ha spiegato: "Da dove prendo la forza per continuare? Dalla famiglia, dalle persone che soffrono perché so da dove vengo, da un posto che non aveva molto futuro. Solo per il fatto di essere qui sono già un vincente. Devo ringraziare il presidente della Cbf e tutti gli atleti brasiliani, mi hanno sempre dimostrato il loro sostegno. Dentro e fuori dal campo. Il presidente ha anche esercitato le leggi del Brasile e ha lavorato per eliminare il razzismo dal Brasile. Spero che anche altre federazioni nel mondo lavorino su questo, che serva da precedente".

Cosa accadde durante Valencia-Real

Proprio Vinicius finì al centro di un caso molto discusso durante la partita Valencia-Real Madrid dello scorso maggio. L'attaccante brasiliano, dopo aver aver sentito gli insulti nei suoi confronti, reagì indicando il tifoso in tribuna, che l'aveva insultato, pretendone l'allontanamento. La dura reazione provocò la sospensione della partita, che riprese solo dopo dieci minuti di trattative e raccomandazioni dello speaker. L'episodio esagitò gli animi in campo e nel finale Vinicius fu espulso per un fallaccio su un avversario, uscendo tra gli insulti del Mestalla. Nel dopo partita scoppiò una vera e propria bufera con la presa di posizione di Carlo Ancelotti.

Lo stesso calciatore pubblicò una denuncia durissima contro il calcio spagnolo con un post sui social: "Il razzismo è normale nella Liga. Il campionato che una volta apparteneva a Ronaldinho, Ronaldo e Messi oggi appartiene ai razzisti".

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