Il Premio Bearzot va a Gasperini: "Fenomeno unico nel nostro Paese"

Il riconoscimento al tecnico dell'Atalanta premia il bel gioco e i risultati ottenuti sul campo

Il Premio Bearzot va a Gasperini: "Fenomeno unico nel nostro Paese"
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Il mondo del calcio ha incoronato Gian Piero Gasperini. Il tecnico dell’Atalanta ha ricevuto al Salone d’onore del Coni il Premio Nazionale «Enzo Bearzot», riconoscimento organizzato dall’Unione Sportiva Acli con il patrocinio della Figc. La giuria, presieduta dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, e dal numero uno dell’Us Acli Damiano Lembo, è coordinata dal caporedattore sport Ansa Piercarlo Presutti. Presenti alla cerimonia anche il padrone di casa, il presidente del Coni Giovanni Malagò, l’ad di Sport e Salute Diego Nepi Molineris, il presidente della Lela Dilettanti Giancarlo Abete e quello dell’Aia Antonio Zappi.

Gasperini si aggiunge all’elenco di illustri colleghi, tra cui Prandelli, Ancelotti, Spalletti e Inzaghi, che in 14 anni sono stati premiati con il «Bearzot». «Fenomeno unico nel nostro Paese per continuità ad alto livello sulla panchina di una singola squadra, Gasperini è da molti anni anche sinonimo di bel gioco e di risultati. Ma la ricerca della vittoria, culminata in un’Europa League che rappresenta il più recente trofeo conquistato da una squadra italiana, non fa mai venire meno serietà del carattere, vocazione didattica e senso del gruppo. Tutte caratteristiche, queste, che lo accomunano ad Enzo Bearzot», la motivazione del premio da parte della giuria.

«Scudetto? L’ultima partita contro l’Inter ci ha tolto qualcosa, con l’Inter ma non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Ci sono ancora nove partite per raggiungere un obiettivo importante, i nove anni dell’Atalanta sono stati un’esperienza straordinaria in cui si sono unite tutte le componenti dai giocatori alla dirigenza. Tutte le belle esperienze hanno un inizio e una fine. La Roma? Piace a tutti, il loro interesse nei miei confronti è un motivo d’orgoglio. Ma ora c’è Ranieri».

Poi una battuta su Bearzot: «Era un uomo di grandissimi valori, quando vinse non c’erano ancora giocatori stranieri quindi aveva una scelta più ampia. In lui vedevo un uomo di grande onestà, valore di cui non si può fare a meno. Quando inizi a fare l’allenatore, hai sempre il sogno di arrivare ai massimi traguardi, a un certo punto sembrava difficile arrivarci, poi ho vinto la coppa europea, superare un limite di se stessi è un grande traguardo. E dai giocatori ho sempre cercato di tirare fuori il meglio». Gasperini devolverà i 5.000 euro del premio all’Associazione dello sport per la solidarietà di Bergamo.

Premiato anche l’arbitro Andrea Colombo della sezione di Como, al quale è stato consegnato il riconoscimento intitolato alla memoria dell’arbitro scomparso Stefano Farina. «Abbiamo scelto Colombo che è uno dei fischietti più promettenti e per la tempestività delle sue decisioni in campo», così il numero 1 dell’Aia Zappi. «I miei modelli? Abbiamo una scuola di grandi arbitri, da Collina a Braschi, da Rizzoli a Rosetti, e da ognuno di loro ho sempre cercato di prendere qualcosa».

Il premio dedicato ai giornalisti e alla

memoria di Gian Paolo Ormezzano, storico inviato de «La Stampa», direttore di Tuttosport e grande firma di Famiglia Cristiana, è andato a Elisa Chiari, giornalista del settimanale di ispirazione cattolica.

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