La Roma pareggia a Leverkusen e vola in finale di Europa League: i migliori e i peggiori della semifinale di ritorno

Alla Roma basta lo 0-0 per approdare alla finale di Budapest in programma il 31 maggio, dove ad attenderla ci sarà il Siviglia. Seconda finale consecutiva per i ragazzi di Mourinho dopo quella dello scorso anno vinta contro il Feyenoord per 1-0 in Conference League

AS Roma (Instagram)
AS Roma (Instagram)

La Roma pareggia 0-0 nella semifinale di ritorno di Europa League contro il Bayer Leverkusen e conquista un posto in finale contro il Siviglia che ha eliminato la Juventus ai supplementari. A nulla serve il forcing finale dei tedeschi che si sbilancio con sei elementi offensivi alla disperata ricerca del gol supplementari. José Mourinho conferma il suo flirt con le competizioni europee a qualsiasi livello.

BAYER LEVERKUSEN

Hradecky 6 - Spettatore non pagante.

Tapsoba 6 – Fa valere il fisico e non fa mai vedere il pallone ad Abraham. Gioca per oltre un’ora nella metà campo romanista grazie ad un giusto mix fra tecnica e senso tattico.

Tah 6,5 – Leader del terzetto difensivo. Nel secondo tempo compie un salvataggio fuori dal mondo su un colpo a botta sicura. (Dall'86’ Amiri s.v.).

Hincapie 6 – Prestazione sufficiente ma alterna buoni interventi a distrazioni che a certi livelli non si possono correre.

Frimpong 6 – Cresce alla distanza ma resta inconcludente. Lavora e ripulisce tanti palloni ma viene sempre contenuto a dovere e fatica a trovare spazi.

Demirbay 7 – È tra i più pericolosi fra i suoi. Ha un gran bel sinistro e lo utilizza a piacimento, sia verso la porta che per servire i compagni. Impegna più volte Rui Patricio ed è sempre nel vivo.

Palacios 6 – si vede poco ma se i suoi compagni risiedono stabilmente nella metà campo avversaria è merito suo. Ripulisce palloni, li smista e si fa trovare sempre al posto giusto. (Dall'80’ Hlozek s.v.).

Bakker 5 – si gioca quasi sempre dalla parte opposta alla sua. I cross che mette sono rivedibili e la qualità delle giocate è bassissima. (Dal 73’ Adli 5,5) – Entra per dare maggiore spinta offensiva, finisce per scomparire quando più serve ai suoi.

Diaby 7 – È ovunque. Se la Roma festeggia al 90’ è anche grazie al fatto che sono i legni a fermarlo. Mette in difficoltà qualunque giocatore avversario si presenti al suo cospetto. Fa tutto ciò che può: centrocampista, esterno, punta. E soprattutto non concede mai punti di riferimento.

Wirtz 6 – Ci mette testa e qualità quando si trova ingabbiato e fa quantità quando deve inserirsi provando sia a giocare palloni sia a riceverli, non basta per trovare l’intuizione vincente.

Azmoun 6 – ha più volte sui piedi palle buone da mettere dentro, non ci riesce mai.

All. Xabi Alonso 5,5 – ci prova e finisce per metterne sei davanti per arrivare almeno ai supplementari. Le colpe le ha soprattutto per la partita d’andata, dove è finito intrappolato nella gabbia del suo mentore.


ROMA

Rui Patricio 7 – Para tutto ciò che deve parare e tiene la porta inviolata. I suoi interventi non sono particolarmente complicati ma sono sempre efficaci. Quanto basta per infondere sicurezza ai compagni di reparto.

Mancini 6,5 – Vince tutti i duelli che combatte. È un gladiatore e nel momento del bisogno risponde presente.

Cristante 6,5 – Non è il suo ruolo ma dirige il terzetto al meglio. A volte è leggermente impreciso perdendo qualche marcatura ma recupera sempre non concedendo neppure un sibilo agli avversari.

Ibanez 6 – È quello che soffre di più dietro, anche perché da quel lato i tedeschi attaccano tantissimo. Tiene botta e alza la diga insieme ai compagni di reparto, missione compiuta.

Celik 6 – Spinge poco e difende molto, svolge bene il compitino fino alla sostituzione contribuendo alla causa. (Dal 78' Smalling 6) – Entra per mettere centimetri dietro e densità in area, riesce perfettamente.

Bove 6,5 – Mezzo voto in più per il gol qualificazione all’andata e perché in campo si muove da veterano. Guadagna falli, corre tanto, smista palloni e fa da schermo davanti la difesa. Ottima prestazione.

Matic 7 – Dai suoi piedi nasce sempre qualcosa. Cerca sempre di far uscire i compagni da situazioni complicate, ribalta l’azione ogni volta che può. 180’ perfetti per lui.

Spinazzola 6 – Solo trentaquattro minuti per lui. Si limita a recuperare palloni e a rilanciarli. Riesce a fare poco. (Dal 34’ Zalewski 6) – Non era semplice entrare e contenere Diaby e compagnia. Ci riesce e si concede qualche strappo.

Pellegrini 6 – Prestazione delicata, complicata ma gestita bene. Fa tutto ciò che è in suo potere per mettere in campo le sue doti da leader, nel finale serve tantissimo.

Belotti 5,5 – Partita complicatissima con pochi palloni toccati e tanto lavoro sporco e difensivo. Lotta molto, come al suo solito. (Dal 46’ Wijnaldum 6) – Entra per guadagnare falli e giocare palloni. Inizia bene ma poi si spegne.

Abraham 6 – partita di grande sacrificio, ritrovandosi a combattere contro tutta la difesa avversaria. Riesce ad alzare la squadra ogni volta che può.

All. José Mourinho 7 – Sesta finale europea raggiunta, seconda consecutiva con la Roma. Questa partita la vince lui con una grande preparazione. Solita perfetta fase difensiva, che concede poco agli avversari. Soffre ma la porta a casa. Ora manca l’ultimo passo.

Arbitro

Slavko Vincic 5,5 - Nel primo tempo manca un fallo e un giallo a Cristante per un fallo su Azmoun. Anche altre decisioni lasciano a desiderare, come il secondo giallo mancato su Hincapie. Partita non ineccepibile.

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