"Sono pentito e addolorato, provo vergogna": il falconiere della Lazio chiede scusa

Dimesso e pentito, l'ex falconiere della Lazio chiede scusa per le sue azioni implorando perdono dopo la vicenda sulla protesi peniena che lo ha visto coinvolto. "Nella vita si può sbagliare"

"Sono pentito e addolorato, provo vergogna": il falconiere della Lazio chiede scusa
00:00 00:00

Parole significative e commosse ma il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non ha intenzione di fare alcun passo indietro riguardo al licenziamento dell'ormai ex falconiere biancoceleste Juan Bernabé per la vicenda della protesi peniena condivisa a mezzo social che gli è costata il posto di lavoro e l'addio alla tanto amata aquila Olympia.

Le scuse sui social

In riferimento a quanto si dice sul suo conto, Bernabé ha provato a difendersi con un video pubblicato sui suoi canali social. "Volevo comunicare che quelle cose che stanno dicendo di me non hanno senso. Devo chiedere scusa per ciò che è successo, sono pentito, addolorato e provo vergogna nei confronti del popolo italiano e, soprattutto, dei genitori di bambini minorenni". Dopo le scuse generali ha chiesto perdono anche "alla tifoseria della Lazio che ha sofferto anche tanto per colpa mia. Chiedo scusa al presidente della Lazio e alla dottoressa Mezzaroma, al presidente perché rappresenta la Lazio, ma non alla sua persona".

Questo è un passaggio molto importante: Bernabé non si scusa, quindi, con Lotito. "Spero che un domani, quando parlerà con me, abbia un pò di considerazione nei confronti dei bambini, che amano Olympia perché Olympia è il simbolo della Lazio. Ho fatto quello che potevo fare in 15 anni di Lazio, mi assumo la responsabilità delle conseguenze perché sono un uomo, sono qui per pagare".

"Vi chiedo perdono"

Nel suo video su Instagram il falconiere sottolinea il momento duro che sta attraversando ma non condivide gli insulti di tante persone che "non capiscono che nella vita si può sbagliare. Per favore, perdonatemi. Vi chiedo perdono. Il perdono non è niente di brutto, perché anche Gesù Cristo ha perdonato e il perdono ogni volta è il dono più bello che può ricevere una persona".

Come detto, però, se otterrà il perdono della gente comune e di chi lo ha visto "dirigere" l'aquila Olympia per tanti anni durante le partite casalinghe della Lazio, Lotito non sembra aprire spiragli di perdono come ha ribadito alla tramissione radiofonica La Zanzara nella serata di ieri in maniera molto ferma e decisa. "Questo ha fatto un danno! La Lazio è una società quotata in borsa e io sono un socio di maggioranza ma ci sono una serie di organismi preposti al controllo.

Se facessi una violazione delle norme sportive non ci sarebbe perdono". Il presidente della Lazio aggiunge che Bernabé non è stato d'esempio soprattutto per i bambini affezionati a Olympia a maggior ragione perché va nelle scuole a incontrare ragazzini di 9-10 anni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica