
Serve un'impresa come quella dei cuginetti azzurri con Buffon (ora capodelegazione dell'Italia) in campo e Lippi in panchina arrivati sul tetto del mondo nel 2006. Il Westafalenstadion di Dortmund era appena diventato Signal Iduna Park, nome della compagnia di assicurazioni che chiese la denominazione dello stadio in cambio del salvataggio del club dal fallimento. Grosso e Del Piero firmarono lo storico 2-0 nei supplementari infliggendo alla Germania l'unico ko nelle 20 sfide giocate in 51 anni dentro l'impianto della città della Ruhr.
«Abbiamo vivo quello che è il ricordo delle grandi imprese dei nostri 'compagni di squadra' che rimangono tali perché vogliamo portarli dentro di noi nelle partite che giochiamo. La vita senza memoria non sarebbe niente, ma noi siamo chiamati a fare qualcosa di nuovo», così ieri Luciano Spalletti che a Dortmund ha conquistato l'unica vittoria azzurra agli Europei contro l'Albania grazie alle reti di Bastoni e Barella in rimonta il 15 giugno 2024.
L'impresa di vincere con due gol di scarto (riuscita l'ultima volta in trasferta a Parigi, il 3-1 alla Francia a settembre scorso) ci regalerebbe altre due sfide di Nations League a Torino - una con Portogallo o Danimarca, decisiva per giocarsi il trofeo - tra il 4 e l'8 giugno; in caso contrario il 6 giugno saremo a Oslo contro il gigante del City Haaland per il nostro impegnativo debutto nelle qualificazioni mondiali. Un vero «trabocchetto» alla fine di una lunga stagione e senza molto tempo per preparare la sfida. Ieri la Norvegia ha travolto a Chisinau la Moldavia (5-0).
Settantadue ore dopo il match di San Siro, in Germania il ct dovrà necessariamente sostituire alcuni degli attori («più o meno quattro cambi», ha annunciato Spalletti) ma con un copione da recitare che sarà lo stesso del film visto al Meazza: «Sono convinto che se riusciremo ad avere lo stesso comportamento di giovedì il risultato sarà diverso. Ci sono delle sconfitte che vanno fatte sembrare cose che non sono mai avvenute, perché abbiamo accettato di fare la partita a tutto campo uomo contro uomo contro calciatori di livello fisico imponente. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare e abbiamo avuto le situazioni per vincere la partita».
Bisognerà soprattutto evitare di incassare ancora gol su palle inattive - sette degli otto subiti nelle ultime 4 gare -. Così alzeremo i centimetri in difesa con Buongiorno al posto dell'infortunato Calafiori, conferma per l'affaticato Bastoni ma da laterale, Gatti provato nell'ultima seduta potrebbe far avanzare Di Lorenzo sulla fascia destra, si scaldano Maldini (probabile titolare) e Lucca - Kean resta favorito - per il reparto offensivo, con Zaccagni magari dentro in corso d'opera, dubbio tra Ricci e Rovella in regia. «Abbiamo rivisto gli errori commessi nella prima gara, andiamo in Germania con lo spirito giusto», così il difensore del Napoli, di nuovo in campo dal 1'.
«Cercheremo di vincere anche in casa, siamo in forma e non ho paura della velocità dell'Italia. La vittoria azzurra del 2006? Per me è più importante parlare del presente e scrivere la nostra storia», così il ct tedesco Nagelsmann.
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