La classe non è acqua. Vale nello sport come nella vita. Ma su un campo di calcio la differenza balza subito agli occhi. E non ci riferiamo solo ai giocatori, ma pure ad arbitri e allenatori. La «giacchetta nera» (anzi, gialla) dell’ultimo derby della Capitale era il signor Luca Pairetto di Torino, 40 anni, «figlio d’arte», riconfermato «internazionale» per il 2025: insomma, uno dei «fischietti» italiani più autorevoli. Che però all’Olimpico è incappato in un atteggiamento decisamente controverso. A beccarlo sul fatto è stato l’ex arbitro Graziano Cesari che nel corso della trasmissione Dribblig ha proposto un labiale che ha fatto discutere non poco. Le immagini mostrano Pairetto, prima della zuffa finale, rivolgersi al capitano laziale Zaccagni con le seguenti parole: «Mi stai dando fastidio!».
Nulla di offensivo, ma tra due professionisti come un arbitro internazionale e un calciatore di serie A (per giunta con la fascia di capitano) la categoria del «fastidio» non dovrebbe essere contemplata. Non a caso Cesari ha stigmatizzato la frase, giudicando nel complesso la prestazione dell’arbitro della sezione di Nichelino «insufficiente». Diversa la valutazione del designatore Rocchi che al contrario ha definito «ottima la partita di Pairetto». Linea condivisa alla Domenica Sportiva da un altro ex arbitro, Mauro Bergonzi, che ha sollecitato un applauso per Pairetto. Quanto allo stile degli allenatori, a uscire alla grande dal derby è stato sor Claudio Ranieri, non a caso nominato «sir» in Inghilterra ai tempi del miracolo Leicester.
L’allenatore giallorosso dopo il triplice fischio e la gazzarra che si era appena consumata trai giocatori laziali e romanisti,
si è avvicinato al tecnico della Lazio, Marco Baroni (foto), chiedendogli scusa: «Mi dispiace per questo casino, non doveva finire così».Poi i due si sono stretti la mano. Tra loro nessun «fastidio». E tanta eleganza.
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