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Albania, tragedia in campo: l'attaccante 28enne Raphael Dwamena stroncato da un malore

L'attaccante ghanese è crollato durante la partita di Serie A albanese, Egnatia-Partizani. Già in passato aveva rischiato la vita in campo, salvandosi grazie al defibrillatore

Albania, tragedia in campo: l'attaccante 28enne Raphael Dwamena stroncato da un malore
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Ancora una morte in campo scuote il mondo del calcio: Raphael Dwamena, 28 anni, è morto durante una partita di campionato albanese dopo un malore. Il ghanese è crollato in campo nel corso della gara di Serie A tra la sua squadra, l'Egnatia, e il Partizani. Il giocatore si è accasciato a terra per un malore al 25’: partita sospesa e soccorsi immediati, ma purtroppo inutili. È morto in ospedale, dove era stato trasferito d'urgenza.

Già salvato quattro volte

La notizia è stata confermata dalla Federcalcio albanese. "L'AFL esprime il suo profondo shock per la tragedia accaduta oggi a Egnatia-Partizani, dove ha perso la vita il calciatore Raphael Dwamena. L'AFL esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia Dwamena e al club Egnatia per questa grave perdita", si legge in un comunicato. Nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia che accerterà in via definitive le cause del decesso.

Una tragedia che forse poteva essere evitata. In più di un’occasione, Dwamena era stato vittima di problemi cardiaci, tanto che si era reso necessario l’impianto di un defibrillatore, il quale lo aveva già salvato in quattro occasioni). Prima di oggi, l’episodio più grave era avvenuto nel 2021, quando giocava per gli austriaci del Blau-Weiss Linz. Prima della partita di Coppa d’Austria contro l’Hatberg, Dwamena si era accasciato, e proprio il defibrillatore lo aveva salvato. Ma non ne aveva fatto un dramma: "Tornerò in campo e giocherò, l'ho sempre fatto senza problemi".

La carriera e il gol all'Inter

Attaccante, classe 1995, è arrivato in Europa nel 2014, ha esordito con il Lefering, squadra satellite del Salisburgo, prima di passare all’Austria Lustenau. Nel 2017 va allo Zurigo che a sua volta lo cede al Levante, in Spagna, l’anno successivo. Da lì il Saragozza e altre squadre nei campionati danesi e austriaci, prima dell’ingaggio nel 2023 con l’Egnatia con cui segna all’Inter nell’amichevole estiva dello scorso 13 agosto. Match poi vinto 4-2 dai nerazzurri. Per lui anche nove presenze e due gol con la nazionale ghanese.

Le tragedie nel calcio italiano

L'episodio fa tornare alla mente altri drammi che hanno condito le cronache sportive italiane degli ultimi anni. Come quello che ha portato via nel 2012 Piermario Morosini, stroncato da un arresto cardiaco durante Livorno-Pescara. Ma l'elenco nero delle morti nel calcio è lunghissimo. Nella memoria di tutti, l'incipit è segnato dalla tragedia di Giuliano Taccola, attaccante della Roma, fulminato da un infarto nello spogliatoio dell'Amsicora, a Cagliari, poi morto sull'ambulanza che lo trasportava in ospedale. Era il lontano 1969.

Un altro addio tragico, destinato a restare nei ricordi dei tifosi italiani, quello di Renato Curi, di cui porta oggi il nome lo stadio di Perugia. Era il 30 ottobre 1977 e quel giorno, sotto il diluvio, si gioca Perugia-Juventus, big match di A.

Gli annali ricordano perfino l'ora di quello scatto del 24enne baffuto centrocampista dei grifoni e dell'improvviso crollo: sono le 15,34 e il cuore di Curi di ferma per sempre. Senza dimenticare la tragica fine di Davide Astori, che il 4 marzo 2018 venne rinvenuto senza vita in un albergo di Udine che ospitava la Fiorentina prima della partita contro l'Udinese.

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