Dopo le piogge a Natale, con il livello dei fiumi del nordest monitorato costantemente e la paura di un nuovo alluvione in Veneto, arriva il gelo. Nelle prossime ore le temperature scenderanno anche di 10-15 gradi in buona parte del paese: sarà dunque un capodanno al freddo, anche se il maltempo lascerà spazio ad una situazione più stabile fino al 9 gennaio, con tempo soleggiato quasi ovunque.
Già oggi comunque si è registrato un deciso calo della colonnina di mercurio, soprattutto sulle regioni del centro nord, dove le minime non hanno superato i cinque gradi. Il record si è registrato alle 13 sul Monte Rosa con una temperatura di -14 gradi, e sulla Paganella, in Trentino Alto Adige, con una minima di -13 a metà giornata. Mentre a Trieste le raffiche di bora hanno raggiunto i cento chilometri orari. Un ulteriore abbassamento delle temperature, dicono gli esperti, è previsto per domani su tutte le regioni, mentre nella giornata di martedì sarà il centro-sud ad essere interessato dal calo delle temperature «La diminuzione nei prossimi giorni potrà raggiungere anche i 10-15 gradi - dice il climatologo dell'università di Firenze Giampiero Maracchi - anche se la fase acuta del maltempo che flagella l'Italia da un paio di mesi sembra in via di esaurimento». Quel che ci si sta lasciando alle spalle è stato comunque «un autunno anomalo» precisa Maracchi, «per frequenza e intensità dei fenomeni». Basti pensare che «le precipitazioni dal 22 ottobre e per tutto novembre e dicembre, sono state circa il 60-70 per cento di quanto normalmente avviene in un anno».
intanto è rientrato l'allarme per i fiumi veneti e liguri.
Tra le province di Padova e Vicenza non preoccupano più il Bacchiglione, protagonista dell'alluvione di inizio novembre, e il Fratta: i livelli di entrambi si sono notevolmente abbassati ed è rientrato l'allerta scattato la sera della vigilia di Natale, quando per alcune ore si è temuta una nuova esondazione del Bacchiglione. A causa del maltempo comunque, si sono registrati disagi notevoli nel vicentino, frane nel veronese e nel trevigiano con l'evacuazione di alcune famiglie a scopo precauzionale per l'innalzamento dei livelli di Piave e Livenza.
Rientrato l'allarme anche a Venezia dove l'acqua alta, dopo aver toccato una punta massima di 144 cm sul livello del mare la sera del 23 dicembre, ha toccato i 105 centimetri. E anche in Emilia sono passate senza danni le piene dell'Enza, del Panaro, del Reno e del Secchia.
Disagi provocati dalle frane invece in Liguria, soprattutto nello spezzino, anche se il livello del Magra si è abbassato e non desta più allarme. Tellaro, la frazione delle Cinque Terre, è ormai isolata da tre giorni a causa di una grande frana: i rifornimenti arrivano dal mare grazie all'intervento delle motovedette delle Capitanerie di Porto e della Protezione Civile. Problemi anche ad Ameglia, Fiascherino, Lerici, Carrodano, in alcuni paesi della val di Vara. E in Toscana, dove è ancora chiuso il raccordo autostradale Firenze-Siena per uno smottamento all'altezza di San Casciano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.