Carl Barks e Don Rosa sulla riviera ligure tra paperi, spaghetti-dollaro e cancel culture

Esposte alcune tavole originali del creatore di Paperone

Carl Barks e Don Rosa sulla riviera ligure tra paperi, spaghetti-dollaro e cancel culture
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Fumetti protagonisti anche a Rapallo, che per l'occasione cambia nome in Rapalloonia e celebra il genio di Carl Barks (1901 - 2000), l'uomo dei paperi, creatore di Paperon de' Paperoni (e di Rockerduck, i Bassotti, Archimede Pitagorico...) nonché inventore di Paperopoli. Una figura importantissima soprattutto per le sceneggiature delle storie, per l'approfondimento della psicologia dei personaggi e per il modo in cui questi recitano. Villa Queirolo ospita domani e domenica un festival con una mostra incredibile: una trentina di schizzi e disegni di Barks, ma soprattutto cinque tavole originali provenienti da quattro diverse storie di Paperino & co. Vi sembrano poche? Dovete sapere che gli originali del disegnatore sono rarissimi. In vita disegnò oltre 6.700 pagine, andate quasi tutte distrutte quando il suo editore Western Publishing, per fare spazio in magazzino, le mandò al macero. Di quel tesoro artistico si salvarono solo sei storie, corrispondenti a circa 200 tavole, perché restituite come ricordo a Barks quando andò in pensione. Sul mercato collezionistico sono ricercatissime, spesso in mano a facoltosi personaggi che rimangono nell'anonimato. Capite bene l'eccezionalità dell'evento curato dal direttore artistico Giovanni Nahmias e dall'esperto William Brignone, che con questa mostra (aperta fino al 6 ottobre, ingresso gratuito) ricordano la visita di Carl Barks a Rapallo nel 1994, ospite dei nostri maestri disneyani Luciano Bottaro e Carlo Chendi, che lo portarono nel ristorante del collezionista Fausto Oneta per gustare i tipici piatti liguri. Barks firmò una parete e disegnò su un cartoncino Zio Paperone nell'atto di mangiare degli spaghetti a forma di dollaro. All'epoca Barks aveva novantatré anni ed era il suo primo viaggio in Europa! Oggi, a trent'anni di distanza, Rapallo accoglierà un altro ospite speciale d'oltreoceano: Don Rosa.

Tra i disegnatori disneyani, Don Rosa è considerato il secondo per importanza, dietro solo a Barks. Settantatreenne, nipote di un friulano di Maniago emigrato negli Stati Uniti con la famiglia a inizio Novecento, Rosa ha ordinato la cronologia dei paperi e ne ha stabilito l'albero genealogico, a cui si attengono tutti gli autori che lavorano per la casa editrice. Nel 2023 Don Rosa è stato vittima dell'ideologia woke: la monumentale opera La saga di Paperon de' Paperoni, risalente ai primi anni Novanta e considerata il capolavoro dell'autore che ricostruisce la vita del plurimiliardario in dodici capitoli, conterrebbe in alcune sue parti stereotipi razzisti. Nella penultima storia, Il cuore dell'impero, l'antagonista di Paperone è il gongoro, uno zombie rappresentato come la caricatura di un uomo di colore dagli abiti stracciati. Disney ha deciso di non riproporre più la storia incriminata.

Don Rosa, rivolgendosi ai fan attraverso i social, ha parlato di censura: si è infuriato perché ciò priva la saga del capitolo più importante, il climax dell'intero arco narrativo, impedendone di fatto la ristampa. Insomma, anche zio Paperone ha dovuto inchinarsi di fronte alla cancel culture, il cui moralismo d'accatto è riuscito a privare i lettori del piacere di leggere una pietra miliare del fumetto.

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