
Carlo Acutis era appassionato di nuove tecnologie, per ciò che questo significa per un ragazzo morto a quindici anni, il 12 ottobre 2006, e che aveva dedicato l'ultimo periodo della sua vita a comporre un sito con i miracoli eucaristici. Sarà canonizzato, cioè diventerà santo, il 27 aprile prossimo in Vaticano. Milano, che è stata la sua città, ha scelto di omaggiarlo con lo stile che a lui era proprio, inaugurando nel pieno della Design Week un memoriale digitale, un'opera d'arte che ricostruisce in ventisette lingue e con sfondo musicale la voce di Carlo, rielaborata attraverso l'intelligenza artificiale e il lavoro di Riccardo Benassi, artista cremonese, classe 1982: «Mi piace pensare di avere costruito un'imbarcazione, di essermi fatto vento per soffiare nella sua vela, e vorrei ora sedermi sugli scogli, farmi user, per godermi insieme a voi le sue infinite tratte di navigazione. Inseguendo queste immagini e servendomi di sintetizzatori ho realizzato la colonna sonora che qui accompagna la voce» spiega lui, che ha presentato la sua opera a Palazzo Reale insieme con l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.
Sul sito, accessibile a tutti, è possibile ascoltare Carlo che parla di ciò che lo appassionava, una fede che interessa anche chi, come l'artista, non intende mettersi in una prospettiva religiosa: «Sebbene i pensieri di Carlo Acutis fermentino dalla vocazione cattolica, questa mia selezione intende illuminare dei passaggi meno strettamente legati a questa prospettiva, attivando dei frammenti che non hanno alcun carattere conclusivo ma partecipano ad una coralità di voci in suo ricordo e riattivazione, elementi semantici di un discorso ancora tutto da agire che qui, e finché internet esisterà, è cristallizzato in nuova forma».
Carlo parla del tempo e dello spazio, del finito e dell'infinito, del cielo, al quale tanto aveva aspirato in vita da disporre della propria sepoltura. L'aveva voluta ad Assisi e qui oggi il suo corpo, custodito in una teca, è visibile a tutti i devoti che arrivano nel santuario della Spoliazione, lì dove san Francesco si tolse le vesti paterne per diventare frate. Carlo Acutis, nato nel 1991 a Londra durante un periodo all'estero dei suoi genitori, era un «normale», straordinario ragazzo milanese, tra elementari e medie alle Marcelline e il liceo classico al Leone XIII dei Padri gesuiti. In questi ambiti ha maturato la sua fede incrollabile, ma anche la passione per internet.
benassi ha puntato a rimanere fedele al tempo in cui Carlo è vissuto: «Questo memoriale digitale dedicato a Carlo Acutis è ispirato all'estetica delle interfacce di uso comune negli anni nei quali ha abitato il pianeta Terra, è uno spazio online con un solo tasto e una sola funzione: far risuonare la sua voce originale, ricostruita digitalmente, in diverse lingue». Ciò che pronuncia è una selezione di alcuni suoi pensieri raccolti dalla famiglia. L'emozione ha la sua voce.
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