«Si è letto che io non voglio canzoni che trattino temi di guerra o di immigrazione a Sanremo. Si è trasformata un'affermazione data a una domanda precisa cercando lo scoop, travisando, raccontando il falso. Da qui poi nascono le fake news: quell'affermazione viene ripresa da un sito, che passa per un altro sito, incominciano a scrivere sui social, e così, a macchia d'olio, si trasforma una cosa in un'altra». Così Carlo Conti, presentatore e direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo, in occasione dell'incontro «Identità mediatiche e social media». «Bisogna stare attenti quando facciamo interviste a non essere fraintesi. Oggi si tende un po', in molti siti più piccoli soprattutto, a cercare il click in più travisando, facendo titoli a effetto perché ovviamente, quando si legge Sanremo, subito si catalizza l'attenzione. Dopo l'annuncio che ho fatto dei Big, la cosa più curiosa era il fatto del dissing tra Fedez e Tony Effe. Magari senza minimamente preoccuparsi di che canzone avranno presentato. Io prendo tutto con molta leggerezza, e anche tutto quello che si crea intorno a Sanremo lo ritengo estremamente positivo, perché aiuta a creare interesse, a tenere alta l'attenzione», sottolinea Conti. «Mi piace che ci sia il toto-cantanti che vengono a Sanremo, il toto co-conduttori, il che cosa dirà, che cosa non dirà. Mi piace meno quando vengono travisate, trasformate, strumentalizzate certe affermazioni. Tempo fa, per esempio, in un podcast mi hanno chiesto: che tipo di canzoni stanno presentando i cantautori? La mia risposta è stata: Beh, principalmente ho notato che nella maggioranza dei casi i cantautori stanno tornando a parlare di cose più dirette, più piccole, di quelle che ci circondano: può essere la famiglia, un rapporto d'amore, un rapporto con i figli», tiene a precisare ancora Conti.
«Se fino a qualche anno fa, il commento su Sanremo avveniva il giorno dopo al bar o in ufficio, adesso il commento è in tempo reale, in questa grande piazza virtuale che sono i social. Viene tutto amplificato, nel bene e nel male: un'affermazione, un gesto che accade sul palco, delle volte amplificato, strumentalizzato, travisato»
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.