La moda dell'esotico, di qualcosa che proviene da Paesi lontani, è in auge da parecchi anni quando parliamo di componenti dell'arredo; fino a poco tempo fa si chiamava «stile etnico» ed era prerogativa di coloro che viaggiavano in ogni direzione, riportando a casa oggetti di ogni tipo, artistici o artigianali, quasi sempre a metà strada tra il souvenir e la falsa occasione.
Oggi si può dire che il panorama è cambiato e forse si muove in una sola direzione: l'Oriente. Sarà stato il boom della Cina, dal punto di vista industriale e d'immagine, ma si guarda con interesse a quella parte del mondo. Mobili cinesi vengono venduti anche nel nostro Paese, ed anche autentici, perché non mancano organizzazioni serie che importano da zone particolari per tradizione mobiliera e nelle quali vengono addirittura operati sul posto i restauri sui pezzi più rari ed antichi. D'altra parte l'Oriente si è impadronito del nostro modo di mangiare, così anche sulla nostra tavola domestica, fanno bella figura coppe e coppette, piatti e ciotole, per mangiare all'orientale, con attrezzature che si possono trovare facilmente anche da Ikea o da Coin.
Ma c'è anche un vero e proprio look che si rifà a quei Paesi, forse favorito dal successo del minimalismo, con tutta una gamma di oggetti d'arredo che hanno il sapore di uno stile di vita lontano da noi, pur restando nella fascia del design e anche portando il tratto delle matite dei nostri architetti.
(hanno collaborato:
Albino Boffi e Michela Orefice)
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