Sulle case di comunità in Lombardia «stiamo accelerando e recuperando su alcuni ritardi ma posso dire che sono già 130 le case di comunità aperte su 187, siamo sul 70%. Di queste 85 offrono un servizio che va oltre le 12 ore quotidiane, in alcuni casi anche nell'ambito dei sette giorni su sette». Parola dell'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso che ieri ha risposto a un question time in Consiglio regionale. «La presenza dei medici, che deve essere intesa come disponibilità di un servizio di assistenza medica aperta a tutti, è garantita in 81 di queste 85 case di comunità» ha aggiunto, sottolineando che «110 case di comunità di fatto sono già in grado di acquisire lo standard minimo di infermieri. Da questo punto di vista ci sono tutta una serie di difficoltà di reperimento sia di personale medico e infermieristico». Il probema? Il Pnrr avrebbe stanziato i fondi per costruire e adeguare le strutture a poliambulatori, ma non avrebbe stanziato fondi per organizzare il personale. Non solo, un problema inaspettato per l'assessorato riguarda la fuga degli infermieri dagli ospedali e dai reparti ad alta intensità, verso le case di comunità, dove le condizioni di lavoro sono meno complesse. La soluzione è il reperimento di fondi direttamente dal bilancio regionale con l'appello al Ministero dell'Economia a «essere più flessibili nell'utilizzo delle quote del fondo sanitario regionale».
A proposito di voci di rimpasto in giunta, a chi gli ha chiesto se riguardino il suo assessorato, il titolare al Welfare ha osservato: «Se domani mattina dovessi essere un libero cittadino avrei mille cose da fare prima di raggiungere il tempo dello spogliatoio definitivo. Faccio il mio lavoro come ho sempre fatto». Certamente, ha rilevato, c'è ancora da fare: «Devo finire le case di comunità, qualche ospedale, finirla con la questione dei gettonisti, far crescere le specializzazioni più importanti, mettere gli infermieri nelle condizioni di lavorare al meglio, le liste d'attesa...temo che ci vorrà anche più di una legislatura, ma non è che mi sto proponendo» chiude con una battuta.
Bertolaso ha poi colto l'occasione per fare il punto sulla vaccinazione antinfluenzale: è stata, infatti, superata la soglia record dei 2 milioni di cittadini vaccinati (133.900 in più rispetto al 2024). «Un risultato importante - ha sottolineato l'assessore - ma non possiamo abbassare la guardia. Il picco influenzale non è ancora stato raggiunto, e vaccinarsi resta il modo più efficace per proteggere se stessi e i propri cari. Invitiamo chi non l'ha ancora fatto a cogliere questa opportunità».
La campagna vaccinale gratuita della Regione prosegue con dosi disponibili per tutte le fasce della popolazione e particolare attenzione ai fragili anziani, bambini e persone con patologie croniche. I cittadini possono effettuare la vaccinazione presso i centri vaccinali delle ASST, gli ambulatori di medici di base e pediatri e nelle farmacie.
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