Caso Bari, Berlusconi: "E' soltanto spazzatura" Scontro tra il Pdl e D'Alema: "Perché sapeva?"

Il premier: "Non mi farò condizionare". Replica al Corriere per l'indagine su ragazze pagate per partecipare a feste. Il Pdl: "E' la scossa di D'Alema". Mantovano: "Trappola contro l'Italia". Gli intrighi di Massimo. Il Pm sigilla le audiocassette

Caso Bari, Berlusconi: "E' soltanto spazzatura" Scontro tra il Pdl e D'Alema: "Perché sapeva?"

Roma - "Ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsità. Io non mi farò condizionare da queste aggressioni e continuerò a lavorare come sempre per il bene del Paese". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commenta così, in una dichiarazione, le notizie apparse sul Corriere della Sera, circa l’indagine della procura di Bari.

Le accuse del Corriere della Sera Un’indagine della procura di Bari sugli appalti ad un’impresa locale nel corso della quale sarebbero emerse storie di ragazze che, a pagamento, avrebbero frequentato feste e si sarebbero trattenute per la notte nelle residenze del presidente del Consiglio Berlusconi a Roma ed in Sardegna. La racconta oggi il Corriere della Sera, in un servizio accanto al quale propone l’intervista a una di queste, Patrizia D’Addario. Potrebbe essere questa, scrive il quotidiano, la "scossa al governo della quale ha parlato domenica scorsa D’Alema".

I misteri dell'indagine della procura di Bari Fonti ufficiose della procura di Bari confermerebbero che è in corso un’indagine per induzione alla prostituzione in luoghi esclusivi di Roma e della Sardegna. L’inchiesta, che coinvolgerebbe Gianpaolo Tarantini responsabile con il fratello Claudio della Tecnohospital, società barese che si occupa della fornitura di tecnologie ospedaliere, sarebbe scaturita da elementi acquisiti nell’ambito di accertamenti per presunti episodi di corruzione relativi a forniture di protesi. Nell’inchiesta si ipotizza che l’imprenditore abbia contattato e inviato in residenze private alcune ragazze. Il titolare delle indagini è il pm Giuseppe Scelsi, che nell’inchiesta originaria ipotizza i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Queste ipotesi criminose vengono contestate ai due imprenditori in concorso con Silvia Tatò, titolare di alcuni centri di riabilitazione, e a Vincenzo Patella, primario di ortopedia del Policlinico di Bari.

Lo sfogo del premier "È grave" che Massimo D’Alema venga a sapere di alcune vicende "prima del presidente del Consiglio". Ma, in ogni caso, "se è chiaro il tentativo di abbattermi", tutti devono sapere che "non ci riusciranno e io non farò alcun passo indietro". È quanto avrebbe detto Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del Pdl questa mattina. Berlusconi viene descritto dalle stesse fonti come "visibilmente irritato" per le notizie apparse oggi sul Corriere Secondo Berlusconi, questa non "è la prima volta" che si tenta di colpire il presidente del Consiglio con questi strumenti, "né sarà l’ultima", ma su questa linea continueranno nei prossimi mesi. Forse fino "alle prossime Regionali".

Ghedini: "La vicenda si sgonfierà" "Vicenda inesistente. Non credo che la D’Addario sia mai andata a casa del premier". Lo afferma Niccolò Ghedini, parlamentare Pdl e legale del premier, conversando a Montecitorio con i giornalisti. "Berlusconi - prosegue - riceve decine e decine di persone. Siamo ancora in un Paese democratico e non c’è mai stata una verifica dei singoli ospiti". L’avvocato di Berlusconi si augura "che una volta tanto l’opposizione eviti di farne un caso e che la vicenda finisca presto nel dimenticatoio".

La solidarietà del Pdl al premier "L’Ufficio di presidenza del Pdl ha espresso all’unanimità vicinanza e totale solidarietà al presidente Silvio Berlusconi, anche oggi oggetto di un attacco scandalistico tanto privo di fondamento quanto estraneo ai temi di una corretta valutazione dell’operato di un leader politico e del suo movimento". È quanto si legge in una nota diffusa ai giornalisti al termine dell’ufficio di presidenza del partito. "Sono questi - si legge ancora - gli argomenti e i metodi di lotta politica su cui conta l’opposizione per provocare ’la scossà evocata da D’Alema? E, a proposito, come faceva D’Alema a 'immaginare' in anteprima assoluta i contenuti (tutti da verificare) di una nuova inchiesta della procura di Bari dopo la sua visita nella città? Si ripete un vecchio clichè a cui la sinistra ci ha tristemente abituati. Il ripetuto tentativo di infangare la vita privata del presidente Berlusconi con rivelazioni scandalistiche - conclude la nota - è peraltro la prova evidente che i suoi detrattori non hanno alcun argomento politico in grado di contrastare efficacemente quanto in 12 mesi il governo Berlusconi ha realizzato di concreto per il Paese".

D'Alema: "Rispondano senza tirarmi in ballo" "Si sta facendo una vergognosa speculazione. Quello da me espresso domenica scorsa nel programma In mezz’ora era un giudizio politico, come è stato del tutto evidente a chi ha visto la trasmissione, riferito al governo e al nervosismo del presidente del Consiglio, che aveva appena denunciato oscuri e imprecisati complotti contro di lui". Lo afferma Massimo D’Alema. "Nessun riferimento, dunque, da parte mia, a vicende giudiziarie - sottolinea D’Alema - di cui non so nulla. Per quanto riguarda, poi, le insinuazioni prive di qualsiasi fondamento di verità e di riscontri, mi riservo di agire su ogni piano nei confronti dei calunniatori. Ho letto anch’io, come molti altri cittadini italiani - prosegue D’Alema - le notizie pubblicate questa mattina dal Corriere della sera, cui auspicherei giungessero risposte e smentite di merito, anzichè insulti e accuse rivolte a chi, come me, non ha nulla a che vedere in queste vicende".

Poi l'ex premier passa all'attacco: "Consiglierei a Berlusconi di fare ciò che si fa in questi casi: c’è una intervista sul Corriere della sera dove qualcuno gli fa delle accuse, risponda. Faccia quello che non ha fatto nel caso Noemi, chiarisca e risponda". Io non c’entro e sono scarsamente interessato a una vicenda non particolarmente edificante".

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