C'è sgomento a Catanzaro dopo l'aggressione subìta da un bimbo di sei anni in una scuola elementare della periferia sud della città. Il piccolo è in gravi condizioni ed è ricoverato nell'ospedale di Catanzaro. Per fortuna, secondo i medici, non è in pericolo di vita. Ad aggredire il bambino sarebbero stato alcuni coetanei di etnia rom. Secondo le prime ricostruzioni, il piccolo sarebbe stato colpito a calci e pugni, durante l'intervallo.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, il piccolo sarebbe stato
preso a calci al pancino, con la conseguenza di un’emorragia. L'episodio è accaduto venerdì scorso nell'istituto comprensivo Casalinuovo. Il piccolo, dopo avere subito
l'aggressione, ha fatto ritorno a casa con il nonno. Il giorno dopo è
tornato regolarmente a scuola, poi nel pomeriggio di sabato ha avvertito
una serie di malori ed è stato portato in ospedale dove è stato
sottoposto a un lungo e delicato intervento chirurgico. Sull'episodio indaga la procura della Repubblica dei minorenni del capoluogo di regione.
Sono pregiudicati per vari reati i genitori dei due bambini di etnia rom di 7 anni che hanno aggredito un loro coetaneo, Cristian, durante una pausa delle lezioni in una scuola elementare della zona sud di Catanzaro. È quanto hanno accertato gli investigatori della squadra mobile che stanno anche cercando di ricostruire i motivi del gesto. Uno dei due bambini, inoltre, frequenta la scuola solo saltuariamente. Nella zona sud di Catanzaro vive una folta comunità di persone di etnia rom e nel corso del tempo molti hanno acquisito la cittadinanza italiana. Gli investigatori hanno sentito la madre del bambino ferito che ha riferito quanto le ha detto il figlio, e le insegnanti. Dai racconti è emersa una discordanza sul giorno in cui l’aggressione è avvenuta sulla quale gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza.
Secondo quanto riferito dalla maestra l’aggressione potrebbe essere avvenuta giovedì scorso, mentre dal racconto della madre sembrerebbe sia avvenuta il venerdì. Il ricovero di Cristian è avvenuto sabato. Il padre di Cristian, Giuseppe, ha un autolavaggio, mentre la madre, Adele, è casalinga.
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