È la prima tappa della grande avventura. L'avevano abolita; lui l'ha ripristinata. «Perché da quelle che una volta chiamavamo Nuove Proposte sono venuti talenti come Ermal Meta, Giovanni Caccamo, Francesco Gabbani, Mahmmod, Irama». Per questo il direttore artistico del Festival Carlo Conti ha voluto recuperare Sanremo Giovani: da stasera per cinque serate su Raidue, in forma di talent, ritorna dunque la vetrina di 24 giovani artisti, selezionati fra oltre 560 e di 20 anni d'età media, quattro dei quali, alla fine d'un percorso ad ostacoli (sei in sfida a coppie per ciascuna puntata, finalissima il 18 dicembre) vedremo sul palco del Festival nel febbraio 2025. A condurre quello che Conti chiama «il primo vero talent della storia della tv» (ed eterno aspirante conduttore del festival vero e proprio) Alessandro Cattelan. «Se Carlo sarà lo zio di questi ragazzi, io ne sarò il cugino spiega lui- cercando di stemperare la loro tensione. Le tre eliminazioni a puntata sono forse un po' crudeli, ma sono il vero sugo». Con quale criterio sono stati selezionati questi ragazzi, il cui limite d'età è passato dai 29 ai 26 anni? «Secondo i gusti radiofonici, dai quali noi tutti giudici proveniamo spiega Daniele Battaglia, uno dei sette (fra di loro lo stesso Conti)- E un po' secondo il gusto personale, aprendo così anche a ciò che in radio fa più fatica a passare». Nella sua veste di giudice, però, Conti rimarrà dietro le quinte, e apparirà solo nella finalissima, per dare qualche anticipazione sui partecipanti al Festival. Felice di guidare Sanremo Giovani (che nell'autunno 2025 dovrebbe tornare come talent da prima serata), nonché il Dopofestival, Cattelan dubita di poter mai fare altrettanto sul palco dell'Ariston. «Il Festival non lo condurrò mai. Ne sarei in grado; ma forse risulto un po' troppo di nicchia.
Il che non vuol dire sfigato: la mia carriera dura da 23 anni». Al che Conti lo arruola seduta stante come co-conduttore della serata del sabato: «Perché quella sera il Dopofestival non ci sarà, e non avrai altro da fare».
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