La Cei in campo per difendere la Costituzione: "Via alle riforme, ma senza stravolgimenti"

Nel documento conclusivo della Settimana sociale, i vescovi individuano quattro punti su cui laborare: democrazia interna ai partiti, lotta alla criminalità organizzata, legge elettorale-forma di governo e federalismo. Poi lanciano un appello: "Rendere ineleggibile chi ha pendenze penali"

La Cei in campo per difendere la Costituzione: 
"Via alle riforme, ma senza stravolgimenti"

Roma - Il Paese ha bisogno di completare le riforme istituzionali, ma non bisogna "stravolgere l’impianto fondante della Costituzione". E' l’indirizzo contenuto nel documento conclusivo della 46ma Settimana Sociale, presentato oggi. La Carta Costituzionale, si legge nel documento, è "frutto di un alto compromesso delle principali culture politiche del Paese".

Il valore della democrazia Per i vescovi, "occorre salvaguardare la democrazia". Nel documento viene messa in evidenza la necessità di "rinsaldare la democrazia" e, su questo fronte, vendono individuati in particolare quattro punti: democrazia interna ai partiti, lotta alla criminalità organizzata, legge elettorale-forma di governo e federalismo.

"Occorre dare all’elettore un reale potere di scelta e di controllo", si legge nel documento che invita a una "revisione della legge elettorale a tutti i livelli e per tutte le istanze". Per la Cei, infine, "bisogna affrontare la questione dell’ineleggibilità di quanti hanno pendenze con la giustizia".

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