Innovazione e tradizione si sono incontrate ieri nella giornata europea della cultura ebraica intitolata «Ebraismo 2.0: dal Talmud a internet» e ospitata per il dodicesimo anno nella Sinagoga di via Guastalla. Con la web radio «Jewbo Radio», convegni, stand di libri e gastronomia, mostre e musica aperti a tutta la città che ha risposto con oltre 400 presenze nella sola mattinata.
I visitatori hanno potuto soffermarsi a riflettere sul rapporto che la tradizione talmudica ha con la velocità, tipica di internet, grazie alle parole del rabbino capo Alfonso Arbib che ha parlato di «velocità come segno di volontà di fare», ma anche di gradualità e di tempo per riflettere e ascoltare. «Con un contributo numericamente piccolo ma importante e qualificante per la città» secondo il presidente Roberto Jarach, la comunità ebraica «è parte di Milano».
Erano presenti alla celebrazione, oltre al vicesindaco, Maria Grazia Guida, sette assessori. Pierfrancesco Majorino Stefano Boeri, Pierfrancesco Maran, Marco Granelli, Lucia De Cesaris, Daniela Benelli. L'amministrazione comunale ha promesso - per bocca di Majorino - «di proseguire il dialogo già costante con la comunità ebrea milanese con ancora maggiore forza e centralità per rendere la città più bella, moderna e forte». Presenti alla cerimonia anche Bruno Dapei, presidente del Consiglio provinciale, e Alessandro Colucci, assessore regionale ai Sistemi verdi e paesaggio, e altri rappresentanti della autorità e delle forze di sicurezza.
Promossa dall'Unione delle Comunità ebraiche italiane, sotto l'Alto patronato della presidenza della Repubblica con il patrocinio del ministero per i Beni culturali e del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, la giornata è stata l'occasione anche per presentare un volume di racconti del Talmud illustrato a fumetti, a sottolineare l'intreccio tra tradizione e innovazione, fil rouge della manifestazione.
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