«Avrei bisogno di un acido, corrosivo... dovrei sciogliere pure dei metalli», le parole di un 33enne, arrestato per stalking, in una prima telefonata a una ferramenta, lo scorso 14 novembre. Altra chiamata: «Volevo sapere quali tipi di acidi avete». La ricerca «improvvisa, immotivata» di una sostanza corrosiva è «sospetta e inquietante», secondo il gip di Milano che ha disposto il carcere per un commercialista, accusato di stalking nei confronti della fidanzata, avvocata tributarista romana. Da settembre scorso, dopo la fine della relazione con la 32enne, l'indagato l'avrebbe perseguitata e tempestata di telefonate.
Si sarebbe anche introdotto sui suoi profili social, «spaventandola, facendole capire che la stava pedinando o controllandone gli spostamenti». I comportamenti dell'uomo, secondo il gip che nell'ordinanza cita la relazione dei carabinieri della compagnia Duomo, avrebbero provocato nella ragazza «uno stato di paura che ha condizionato il suo stile di vita, al punto che è stata costretta ad abbandonare il proprio lavoro a Milano e a rifugiarsi dai suoi genitori a Roma».
Tra i vari episodi, anche l'essersi introdotto nella casa della ex (messa a soqquadro) mentre lei era all'estero. Secondo il gip, il 33enne, sarebbe «sempre più fuori controllo».
Le ricerche dell'acido, poi, seguono gli inutili tentativi di contattare telefonicamente la ex fidanzata, per cui «sorge maggiormente il pericolo che l'indagato, incapace di accettare una totale esclusione dalla vita della ex, possa ideare e progettare ulteriori ritorsioni nei suoi confronti».
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