Che bella via senza arredo urbano

C’è nella nostra città una strada, la via Spallanzani, che da piazzale Oberdan conduce a viale Regina Giovanna, che certamente si può definire una delle più fortunate di Milano e ha caratteristiche paragonabili a quelle più felici «europee». La prospettiva per chi la percorre presenta due fondali importanti, la Chiesa di Santa Francesca Romana da una parte e i caselli restaurati di Porta Venezia dall'altra. Un disegno urbano corretto deve tener conto di fondali e prospettive, e lo sviluppo della nostra città ben difficilmente se ne è preso cura. Ma ciò che va anche sottolineato che questa via è anche sfuggita all'ossessione dell'arredo urbano: senza aiole, inutili accessori, fontane o sedute in cemento. Nessun orpello la deturpa. Lo spazio è lasciato alla libera utilizzazione da parte dei cittadini, proprio come accade nelle vie e nei corsi pedonalizzati di tutta Europa.

L'arredo urbano di Milano, carente secondo l'attuale amministrazione, deve trovare indirizzi di altro tipo, proposte che guardino in avanti, che siano davvero ad un livello almeno europeo, intelligenti e innovative. Solo così sarà allora corretto definirlo «arredo».

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