La crisi ha influenzato profondamente i comportamenti finanziari delle famiglie. Ma, diversamente da quanto si possa pensare, più che una riduzione del risparmio, il cambiamento ha riguardato le scelte di investimento degli italiani. La quota di risparmio investito in fondi comuni o gestioni patrimoniali (intesi come flussi di nuovo risparmio, non di raccolta netta), che si attestava al 60% nel 2004, è diminuita al 45% nel 2010 in concomitanza con una delle fasi più acute della crisi, per poi aumentare nel 2013 al 73%, a seguito dell'intervento della Bce e la caduta dello spread.
La quota di risparmio investito in prodotti assicurativi di ramo I (le cui prestazioni sono collegate ai rendimenti di una gestione separata) ha registrato invece un andamento inverso: 40% nel 2004, 55% nel 2010, per poi attestarsi a circa il 27% nel 2013. Traducendo: con i tassi di interesse prossimi allo zero, i risparmiatori devono affacciarsi sul mercato finanziario per trovare rendimenti interessanti. E, quindi, il risparmiatore deve conciliare la stabilità dei propri investimenti con la quota di rischio necessaria a sfruttare le opportunità dei mercati. Dilemma che, secondo Domenico Quintavalle, direttore commerciale rete agenti di Zurich in Italia, è possibile risolvere coniugando la stabilità tipica della gestione separata con le potenzialità di crescita dei mercati finanziari. Come?
«Attraverso una soluzione finanziaria-assicurativa dedicata - spiega Quintavalle -; i prodotti di matrice assicurativa storicamente presentano elementi di grande interesse per chi desidera protezione e rendimento. Ma, negli ultimi anni, con tassi di interesse sempre più bassi, lo strumento della gestione separata non sempre era in grado di offrire grande sprint in termini di rendimento. Dall'altra parte, i prodotti finanziari-assicurativi unit linked (ramo III), che pure hanno fatto registrare performance interessanti, sono prodotti poco attraenti per quei clienti che mal sopportano la volatilità dei mercati. Emerge quindi un bisogno di risparmio diverso. Per questo abbiamo creato Zurich MultInvest, che consente di accedere in modo semplice al mondo finanziario e che, grazie a un doppio motore di investimento - sia assicurativo (ramo I) che finanziario-assicurativo (ramo III) - permette di ricercare rendimenti interessanti proteggendo nel contempo il proprio capitale e minimizzando rischio».
Secondo il manager si tratta di uno strumento davvero potente, specie per la rete agenziale. «Il lavoro quotidiano degli agenti è quello di stare vicino ai clienti, consigliando le mosse da fare in termini di protezione del rischio e di pianificazione del futuro; dalla pensione integrativa, alle polizze destinate a progetti futuri (la scuola dei nostri figli, l'acquisto di una casa, una vecchiaia serena, ecc)». E un prodotto come questo, secondo il manager, è pensato proprio per pianificare e proteggere le scelte di vita delle persone. Con una serie di garanzie accessorie che enfatizzano il valore della protezione.
«In caso di premorienza, infatti, le coperture assicurative studiate offrono un elevato grado di protezione (con la restituzione dei premi versati nei primi 5 anni maggiorati fino al 10% in caso di mercati positivi e dell'intero capitale versato in caso di andamento negativo dei mercati finanziari).
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