Arrivano i bucatini in aereo, compreso il vino dei castelli, quello buono da tre bicchieri. Sembra quasi una boutade ma pare sia effettivamente così. La gente si lamenta del cibo senza sapore in volo? Ebbene L'Arsial studia il lancio del prodotto locale del Lazio come fece per «Palatium», l'enoteca culto dal favoloso rapporto qualità-prezzo di via Frattina. Con tutta la buona volontà e la fantasia di questo mondo sarà difficile ripetere il successo perché il frigo è capace di uccidere ogni velleità gastronomica. L'abbacchio a «scoddadito» e i carciofi alla giudia rischiano una rivoluzione in termini. «I prodotti, i vini e le ricette tipiche del Lazio sui voli internazionali dell'Alitalia saranno occasione unica di diffusione del valore delle nostre tradizioni enogastronomiche» dichiara soddisfatta l'assessore alle Politiche Agricole della Regione Lazio, Angela Birindelli, commentando l'iniziativa Alitalia di servire pasti tipici laziali durante i voli a lungo raggio. «La compagnia di bandiera è un ottimo veicolo promozionale - continua la Birindelli - per tutte le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche italiane.
L'Assessorato regionale alle Politiche Agricole, nella nuova nomenclatura voluta dal Presidente Polverini in cui si sottolinea l'importanza della valorizzazione dei prodotti locali, ha già attivato iniziative finalizzate a sostenere la conoscenza e la commercializzazione delle produzioni agricole regionali di qualità. Proprio sulla rivista ufficiale Alitalia del mese di agosto, Ulisse, c'è uno speciale sui prodotti tipici di Viterbo.
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