Tour, nella volata di Nimes domina Philipsen: Girmay a terra, Pogacar in giallo

L'ultima volata del Tour 2024 vede il campione belga lanciato alla grande da Van der Poel che conquista la terza vittoria di tappa. Nel finale cade la maglia verde e perde parecchi punti. Pogacar sempre in giallo

Tour, nella volata di Nimes domina Philipsen: Girmay a terra, Pogacar in giallo

La terza settimana del Tour de France si apre con l’ultima volata ed un verdetto che potrebbe infiammare la lotta per la maglia verde. Grazie al lavoro perfetto di Mathieu van der Poel, sul traguardo di Nimes Jasper Philipsen riesce a spuntarla su tutti i rivali e portare a casa la terza vittoria di tappa alla Grande Boucle. Negli ultimi chilometri finisce a terra in una rotatoria Biniam Girmay, che non può quindi partecipare alla volata: l’atleta eritreo si rialza subito ma ora ha il rivale belga a soli 32 punti nella classifica della maglia verde. Nessun movimento nella classifica generale, dove molti hanno preferito risparmiare le forze in vista della tappa di domani, quando il Tour tornerà per la seconda volta sulle Alpi.

Ritmi rilassati, poche emozioni

Come da tradizione quando si affronta una tappa piuttosto lunga e quasi del tutto pianeggiante, pochi hanno voglia di seguire Küng e Dujardin quando provano una fuga immediata. Le squadre dei velocisti, Alpecin in testa, sono molto reattive nel rispondere agli attacchi estemporanei ma la vera preoccupazione di tutti è il vento laterale, che potrebbe creare scompiglio nel gruppo. A consigliare cautela al peloton ci si mette il meteo: temperature parecchio elevate, sopra i 30°, il che spiega perché la velocità media sia sotto i 40 km/h per la prima ora di gara. In testa al gruppo i gregari di Pogacar e Vingegaard si marcano stretto, casomai dovessero formarsi dei ventagli ma non c’è molta tensione: la maglia gialla e molti altri ciclisti tornano alle ammiraglie per fare rifornimento di borracce ed elettroliti ma la situazione rimane sulla calma piatta fino al traguardo volante, dove si scatenerà la lotta tra i velocisti.

Tour tappa 16 gruppo

Dopo aver faticato sui Pirenei, il vantaggio della maglia verde Biniam Girmay nei confronti del rivale Jasper Philipsen è di ben 96 punti ma rimangono ancora tanti punti in palio. Guidato da ben cinque gregari della Intermarché, Girmay sembra in buona posizione ma quando Van der Poel si mette e tirare per Philipsen il ciclista africano si trova bloccato: alla fine, però, il belga viene beffato sul traguardo da Bryan Coquard, che si porta a casa i 20 punti. Poco dopo il traguardo volante, ad 80 chilometri dalla fine, il ciclista della TotalEnergies Thomas Gachignard se ne va da solo: azione non banale che, grazie al lassismo del peloton, guadagna 2 minuti di vantaggio in pochi chilometri. Il francese è il primo ad affrontare la Côte de Fambetou, l’unico GpM di giornata e si porta a casa il punticino per la classifica scalatori: il gruppo procede senza accelerazioni e lo tiene attorno a 2’30” di vantaggio. A 65 chilometri dall’arrivo, la Jayco e l’Alpecin si portano in testa al peloton ma non è chiaro se vogliano davvero andare a riprendere subito Gachignard.

Tour tappa 16 Dyane

L’ultima volata la vince Philipsen

Visto che tra non molto la strada inizierà a diventare tortuosa, un certo nervosismo si diffonde in gruppo, abbastanza da alzare la velocità e ridurre progressivamente il vantaggio nei confronti del singolo fuggitivo. A 50 chilometri dall’arrivo, Van der Poel si fa vedere in cima al peloton a conferma di uno stato di forma invidiabile, pensato chiaramente per le gare olimpiche che si correranno a Parigi tra pochi giorni. Diciotto chilometri dopo, quando un cambio di direzione garantisce a tutti l’aiuto del vento, il vantaggio del fuggitivo solitario è quasi dimezzato: Gachignard ha ora solo 47 secondi di vantaggio e deve iniziare a guardarsi le spalle. A 25 chilometri dall’arrivo, Gachignard è ripreso e il palcoscenico se lo prendono le squadre dei velocisti, che iniziano a lottare per conquistare le posizioni migliori, compito complicato dal vento che è tornato laterale. La preoccupazione principale delle varie squadre, però, saranno le tante rotatorie negli ultimi chilometri: prima di giungere a Nimes, saranno ben 8 negli ultimi 8 chilometri e quattro negli ultimi 3.

Tour tappa 16 gruppo compatto

Sarà fondamentale mantenere le distanze dai propri compagni, cosa più facile a dirsi che a farsi, specialmente alla terza settimana di un Grand Tour. In quella che potrebbe essere la sua ultima volata al Tour de France, Mark Cavendish si fa strada all’interno del gruppo, a caccia della 36a vittoria di tappa. Wout van Aert è ancora a secco di vittorie in questo Tour e la Visma sembra disposta a metterlo in condizione di battersi fino alla fine. Strade larghe, poche insidie, tanto da convincere Pogacar a scivolare indietro, vicino alla coda del gruppo, per poi risalire negli ultimi chilometri. Tanti movimenti e giochi di scie nelle varie rotatorie ma sono tante le squadre disposte a giocarsi il tutto per tutto pur di portare a casa almeno una vittoria. A meno di due chilometri, finisce a terra in una rotatoria la maglia verde Girmay ma la lotta in testa è tra i treni della Uno-X e della Alpecin, che non sbaglia niente. Van der Poel lancia il belga in maniera perfetta e Philipsen deve solo spingere per 400 metri per portare a casa la terza volata in questo Tour de France.

La classifica

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La tappa di domani

Dopo aver lasciato i Pirenei pochi giorni fa, la carovana del Tour torna subito ad affrontare salite non affatto banali, anche se tutti concentrati negli ultimi 40 chilometri della 17a tappa della Grande Boucle, quella che riporterà tutti ai piedi delle Alpi.

Tour 2024 tappa 17 altimetria
Fonte: ASO

I leader della generale avranno cerchiato in rosso per un possibile attacco il Col du Noyer, ma

sarà fondamentale mettere in cascina un vantaggio sufficiente. La salita che porta a Superdévoluy, una novità al Tour de France, è piuttosto complicata: per arrivare da soli servirà un’azione importante.

Tour 2024 tappa 17 planimetria
Fonte: ASO

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