
Il remake live action di “Biancaneve” si candida a diventare uno dei film più discussi di sempre. La linea woke della Disney ha scatenato roventi polemiche sin dall’avvio della produzione: 270 milioni di dollari investiti e il rischio di un flop senza precedenti al botteghino. La politica inclusiva e politicamente corretta ha fatto storcere il naso a molti, l’ultimo attacco arriva direttamente dagli attori nani. Sì, perché “Biancaneve” non avrà i celebri sette nani ma sette “creature magiche” realizzate con la CGI (computer generated imagery). Insomma, personaggi creati al computer.
Una scelta che ha indignato molti interpreti: è “discriminatoria” e potrebbe persino danneggiare le loro carriere. Tra i critici più agguerriti c’è Choon Tan, interprete e performer 31enne che ha definito “assurda” la decisione della Disney: “Penso che si stia sforzando troppo di essere politicamente corretta, ma così facendo sta danneggiando le nostre carriere e opportunità” le sue parole a FEMAIL. “Non c’è davvero nulla di sbagliato nel dare a qualcuno affetto da nanismo il ruolo di un nano in qualsiasi occasione” ha aggiunto l’attore: “Finché siamo trattati in modo equo e con rispetto, di solito siamo più che felici di accettare qualsiasi ruolo adatto a noi”. Ma non solo, Choon Tan ha spiegato che “è anche un’opportunità per i bambini piccoli di vedere qualcuno affetto da nanismo che potrebbero non aver mai visto prima”.
L’attore, con un passato da culturista, s’è detto offeso e deluso dalla decisione della Disney: “Ci sono molti attori capaci che avrebbero amato interpretare questi ruoli e questo ha semplicemente portato via una delle poche opportunità che abbiamo”. “Non userebbero la CGI per un personaggio alto, quindi perché devono usarla per i nani?" ha aggiunto: “Personalmente mi sento discriminato perché a tutti dovrebbero essere date pari opportunità". L’esclusione dei nani da “Biancaneve” potrebbe infatti spingere altre produzione a non ingaggiare attori affetti da nanismo, senza dimenticare che i ruoli disponibili sono già pochi, se non pochissimi.
Le preoccupazioni di Choon Tan sono state condivise dal collega Blake Johnston, che ha definito semplicemente “stupida” la decisione di utilizzare la CGI: "Abbiamo un sacco di attori nani là fuori che muoiono dalla voglia di ruoli come questo. Penso che la Disney abbia ceduto alla pressione della correttezza politica, che ora ha dato meno lavoro ai migliori attori nani". “Biancaneve” avrebbe potuto offrire un’opportunità agli attori nani, che avrebbero potuto dimostrare di essere bravi interpreti.
Sulla stessa lunghezza d’onda Will Perry, un nuotatore paralimpico britannico ventenne affetto da una comune forma di nanismo chiamata acondroplasia: "La Disney si sta sforzando troppo di essere politicamente corretta". Insomma, il woke si sta ritorcendo contro il colosso americano: non ci resta che attendere i risultati del box office…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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