Tutte influencer e niente star: ma dov’è finito il glamour del Festival di Venezia?

Cala il sipario sull'edizione numero 80 del Festival di Venezia che celebra il cinema e le star, ma quest'anno causa sciopero degli attori, la kermesse è stata sottotono

Tutte influencer e niente star: ma dov’è finito il glamour del Festival di Venezia?

"Chi sfila oggi sul red carpet?". È una domanda che è diventata una sorta di mantra per tutte quelle persone che hanno affollato il Palazzo del cinema durante l’edizione numero 80 della kermesse veneziana. Il Festival del Cinema di Venezia, da sempre, ha attirato su di sé le attenzioni del pubblico (come quelle della stampa di settore) proprio perché è un evento che, non è solo una rassegna cinematografica di spessore con film di grande livello, ma è anche un faro sul mondo della moda e delle star internazionali. Lì, tra le lande super-lussuose del Lido, hanno calcato il tappeto rosso i più grandi attori della nostra epoca. Lo scorso anno, ad esempio, è stata la volta di Brad Pitt, Casey Affleck e molti altri. Nell’edizione del 2023, invece, a causa dello sciopero degli attori che sta scuotendo tutta la filiera cinematografica, sono poche le star di "grido" che hanno potuto sfilare, per l’appunto, sul red carpet e presentare al pubblico e stampa i loro film in concorso (o in sezioni collaterali). Un duro colpo per tutte quelle persone che hanno affollato il Lido e che speravano in una foto o in un autografo del loro idolo.

In realtà, anche senza "stelle", la competizione non è stata poi tanto male dato che c’era in concorso Matteo Garrone con il suo Io Capitano, o Lanthimos con Povere Creature (che ha vinto poi il Leone d’oro), senza dimenticare il Maestro di Bradley Cooper e il Ferrari con Adam Driver. Film di tutto rispetto, su questo non c’è alcun dubbio, ma che sono passati un po' inosservati proprio perché pochi (o nessuno) dei protagonisti hanno sfilato sul red carpet, facendo perdere un po' al Festival e al Lido quel suo alone da kermesse glamour e di ampio respiro. C’era malcontento tra il pubblico e chi, fin dalle prime luci dell’alba, si era posizionato in prima fila vicino le transenne (e sotto un sole cocente) in attesa che iniziassero le attività giornaliere. In effetti, dal punto di vista dei film, il Festival ha regalato tante soddisfazioni ma la parte più pop è stata una delusione. Il motivo? Senza star sul tappeto rosso si è ripiegato su tiktoker e influencer.

Un Festival con poche star

Sì, può essere stata anche un’edizione sotto tono ma in dieci giorni la kermesse ha avuto comunque momenti di puro (e grande) intrattenimento. Oltre alle star italiane come Pierfrancesco Favino - che ha inaugurato la kermesse con Comandante – , attori del calibro di Adam Driver, Patrick Dempsey, Jacob Elordi, Sofia Coppola e Jessica Chastain sono alcuni dei talent stranieri che sono riusciti ad arrivare nel nostro Paese per presentare i propri lavori. Come è stato rivelato dallo stesso direttore del Festival, le star che hanno partecipato sono giunte a Venezia con una speciale deroga da parte del sindacato degli attori che, durante lo sciopero, impedisce di partecipare a interviste o ad attività promozionali. Oltre a questo, la presenza di altri talent – come quelli del film della Coppola – è stata possibile perché il film non è stato girato in America e prodotto da una major indipendente. Questo meccanismo ha permesso ad alcuni di poter rilasciare interviste e concedersi a foto e autografi con i fan. Su 10 giorni, solo 3 sono stati gli eventi di spicco. Tutto il resto? Solo una passerella di vip (presunti) che hanno creato diversi malcontenti tra il pubblico.

Solo modelle e influencer

Quindi cosa fare per cercare di ovviare all’assenza dei divi del cinema? Il red carpet non può essere di certo sguarnito, così, tra un vip di reality show e presentatori tv, a sfilare ci sono modelle, influencer e tiktoker. Sono loro che, purtroppo, hanno dominato l’edizione numero 80 del Festival di Venezia. Con i loro vestiti firmati, i look alla moda e i sorrisi di plastica hanno catturato l’attenzione dei fotografi ma non quello del pubblico che, con un’aria stranita, ha visto sfilare personaggi fasulli che sono arrivati a Venezia per i loro 10 minuti di celebrità. Quei 10 minuti sono bastati anche per tutte quelle modelle che, con i loro abiti alla moda bellissimi (ma succinti), hanno attirato l’attenzione dei flash. Ma oltre a questo, del tappeto rosso veneziano non è rimasto proprio nulla.

Ma i divi non erano sul red carpet

E chi ha atteso sotto il sole per ore e ore nella vana speranza di incontrare un attore del cinema non si è reso conto che la caccia al vip comincia la mattina fino pomeriggio tra le strade che portano al Palazzo del Cinema. In particolar modo è dall’hotel Excelsior che c’è la possibilità di avvistare "gente famosa" e quest’anno, nonostante tutto, c’era una vera e propria passerella all’ombra dei fotografi. Da Francesco Arca che più volte si è concesso a selfie e autografi, senza dimenticare gli attori di Mare Fuori che sono stati i veri mattatori del Festival, passando anche per Gabriele Mainetti, Pif, Gianmarco Saurino e persino Ron Moss (il Ridge di Beautiful) che è stato intravisto alla Terrazza Campari mentre sorseggiava il suo drink. E poi Damien Chazelle, schivo ma disponibile all’incontro con i fan, Maggie Gyllenhaal (sorella di Jake) che ha cercato di schivare i fotografi fingendo una telefonata dell’ultimo minuto. E ancora Elisabetta Gregoraci, Sabrina Impacciatore (impegnata a Venezia sul set di Call me agent 2) e Alba Rohrwacher che come una vera diva ha evitato fan e fotografi (tranne quando ha sfilato sul carpet).

E Venezia resta a guardare

Sullo sfondo c’è la città di immortale di Venezia che, da spettatrice, guarda a quel mondo fatto di luci e colori senza invidia. In città la vita scorre come se il Festival non esistesse, come se il Lido fosse un luogo distante anni luce. Ci sono i turisti stranieri che vanno e vengono senza dare importanza a ciò che accade dall’altro lato della costa, ammirando Venezia e gustando l’arte che si respira in una città che regala sempre grandi emozioni.

All’ombra del Festival, nessuno si è reso conto che Venezia resta a guardare le (poche) star del Lido che calcano il red carpet e, intanto, i prezzi della vita aumentano a dismisura senza badare a quanto sia lucrativa una kermesse che celebra il cinema e tutte le sue (esose) bellezze.

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