In Italia il cinema è donna, anche se non sembra. Certo la quota delle registe che girano lungometraggi sta aumentando lemme lemme, nel 2023 era al 21 per cento come evidenziato dal «Rapporto Gender Balance» curato, per il ministero della Cultura-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, da Mariagrazia Fanchi, direttrice dell’Alta scuola per la comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (ora anche a capo della Lombardia Film Commission), ma appunto, con queste percentuali, la strada per la parità è ancora lunga. Ciononostante la notizia è che sia l’anno scorso che questo, in vetta alla Top Ten del Box Office di film italiani, come ha avuto modo di sottolineare il magazineCinecittàNews, troviamo due titoli diretti proprio da registe che sono così riuscite a superare i colleghi maschi. Nel 2023 è stata la volta di C’è ancora domani, straordinario successo di Paola Cortellesi che esordiva dietro la macchina da presa con quasi 33 milioni di euro di incasso e 4,9 milioni di presenze (per poi chiudere nel 2024 oltre i 36 milioni). Ora invece è Il ragazzo dai pantaloni rosa, opera seconda di Margherita Ferri, che, con le festività natalizie, chiuderà il 2024 sopra i 9 milioni di euro di incasso e poco meno di un milione e mezzo di spettatori.
Certo tra i due film, la peculiarità di quello di Paola Cortellesi è che l’anno scorso ha pure sbaragliato tutta la concorrenza straniera diventando il film dell’anno più visto in assoluto, appena prima di Barbie di Greta Gerwig, diventata la prima regista della storia del cinema per incassi (più di mezzo miliardo di dollari nel mondo). Quest’anno invece Margherita Ferri si dovrà accontentare – si fa per dire – del nono posto (in prima posizione c’èInside Out 2).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.