Rocky Balboa, perché nel film non c'è più il personaggio di Adriana

Rocky Balboa è un film uscito diciassette anni dopo l'ultimo capitolo della saga: per il suo ritorno sul grande schermo, però, Stallone ha dovuto fare a meno di Talia Shire: ecco perché

Rocky Balboa, perché nel film non c'è più il personaggio di Adriana

A diciassette anni di distanza dall'ultimo capitolo della saga, Rocky V, Sylvester Stallone torna nella Philadelphia dello "stallone italiano" per descrivere come è evoluta la sua vita. Rocky Balboa, che va in onda questa sera alle 21.25 su Rete 4, è un film uscito in Italia nel 2007 che, stando a quanto si legge su IMDB, avrebbe dovuto intitolarsi Rocky VI: Puncher's Chance e rappresenta in qualche modo la summa dei capitoli precedenti, fatto sottolineato anche dalla presenza di alcuni flashback che riguardavano tutti i film passati, dal primo Rocky fino al quinto (e deludente) capitolo.

Rocky Balboa, la trama

Rocky Balboa (Sylvester Stallone, che è anche regista e sceneggiatore del film) conduce ormai una vita tranquilla, improntata sul sentimento della nostalgia. Adriana (Talia Shire) è morta a seguito di un tumore e l'ex campione dei pesi massimi passa il suo tempo libero nel ristorante che ha aperto in memoria del suo grande amore scomparso. Rocky vive dunque dei ricordi dei suoi giorni dorati, di quanto riusciva a fare la storia anche solo salendo su un ring e affrontando sfide che sembravano impossibili da portare a termine.

Questa routine malinconica, però, cambia quando Rocky si trova al centro di una simulazione in cui viene mostrato un ipotetico incontro tra lui e Mason "The Line" Dixon (Antonio Tarver). Secondo la simulazione, Rocky uscirebbe vittorioso dallo scontro e questo spinge The Line a sfidare apertamente il pugile che non ha mai nascosto di sentire la nostalgia del ring e di sognare di poter ancora combattere.

Per Rocky Balboa, quindi, si prospetta all'orizzonte una scelta difficile. Continuare la sua vita da vedovo e ristoratore, magari passando più tempo con suo figlio (Milo Ventimiglia), oppure rispondere alla "chiamata delle corde", tornare sul ring per un altro incontro e riprovare, almeno per una volta, il sapore salato della boxe.

Che fine ha fatto Adriana?

Nella saga di Rocky ci sono sempre stati dei punti fermi. Sylvester Stallone ha infatti creato un universo diegetico che offre allo spettatore dei punti di riferimento imprescindibili, da utilizzare come una sorta di bussola durante la fruizione. Per quanto la trama dei film possa cambiare, il pubblico e i fan di questa saga hanno sempre saputo, ad esempio, che nei momenti di difficoltà Rocky avrebbe trovato il consiglio dell'amico Paulie (Burt Young, recentemente scomparso), o che sarebbe sempre riuscito a rimettersi in forma grazie all'allenamento con Duke (Tony Burton). Quando si realizza una lunga saga cinematografica, in effetti, è sempre utile creare personaggi e situazioni ricorrenti, proprio per far sì che lo spettatore abbia sempre una sensazione di familiarità guardando un determinato lungometraggio. Che abbia voglia di tornare al cinema proprio per rivedere personaggi e storie a cui si sente vicino, a cui si è abituato, sapendo di poter fare affidamento su alcune certezze ritenute incrollabili.

E, nel caso di Rocky, non è inesatto sottolineare come molto del carattere del personaggio di Stallone sia legato anche al rapporto che ha con il grande amore della sua vita, Adriana, interpretata da Talia Shire. Il grido alla fine del primo incontro, quando Stallone cava la voce dal profondo dell'addome per urlare il nome di Adriana, è diventato una delle citazioni più famose della storia del cinema e non dovrebbe sorprendere il fatto che proprio Adriana rappresenti uno di quei punti fermi di cui sopra.

Difficile, dunque, immaginare la sorpresa provata dagli spettatori che andarono a vedere Rocky Balboa al cinema, quando uscì, per scoprire che Adriana era morta a seguito di un cancro. In realtà, secondo le ricostruzioni fatte dal sito dell'Internet Movie Data Base, la sceneggiatura iniziale del sesto capitolo della saga prevedeva ancora la presenza di Talia Shire in uno dei ruoli più famosi della sua carriera. Tuttavia, man mano che la sceneggiatura prendeva sempre più forma e Stallone capiva con maggior chiarezza quale strada far fare al suo protagonista, emerse una certa mancanza di impatto emotivo.

Secondo Stallone, infatti, Rocky non aveva una sfida da affrontare che avesse un tasso di coinvolgimento tale da spingere il pubblico ad entrare più facilmente in sintonia con lui. Per questo alla fine decise di contattare la stessa Talia Shire e di spiegarle perché, dal suo punto di vista, serviva che Adriana fosse morta in questo sesto capitolo: di modo da creare una ferita nel personaggio di Rocky che nemmeno la boxe avrebbe potuto sanare. Talia Shire, alla fine, venne convinta dalla sensatezza del ragionamento di Stallone e acconsentì a non apparire nel film. C'era tuttavia il pericolo che i fan pensassero che il motivo dell'assenza di Adriana fosse legata a qualche disaccordo tra Stallone e Talia Shire.

Per questo l'attrice rilasciò delle interviste e delle dichiarazioni in cui spiegava il motivo della sua assenza, per fugare qualsiasi dubbio. Ad esempio, in un'intervista con Access Hollywood riportata da UPI, l'attrice ha detto: "Sapete, io e Sylvester abbiamo parlato di questo circa un anno fa e penso che avesse ragione nel voler dipingere Rocky come un vedovo, di modo che tornasse con un senso di perdita. Penso che Adriana, in realtà, sia ancora presente: in molti modi differenti lei è ancora lì.

È una parte del suo cuore e non vedo l'ora di vedere questo film. L'ho letto e penso che sia grandioso." E, nel corso della stessa intervista, interrogata sul suo rapporto con Stallone, Talia Shire è stata cristallina: "Sono sempre al suo angolo".

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