
Gene Hackman è passato alla storia del cinema per memorabili ruoli di duro e di cattivo, basti pensare al ferocissimo John Herod di The Quick and the Dead. Ma a latere Hackman, attore polivalente e di rara capacità espressiva, ha messo a segno anche incredibili colpi di comicità. Dando prova di essere in grado di spostarsi su altri registri del mestiere attoriale.
Ad esempio è lui, quasi irriconoscibile, nascosto sotto una lunga barba bianca, a interpretare Harold, l'eremita cieco in Frankenstein Junior (1974) diretto da Mel Brooks. Nella capanna in cui fa di tutto, seppure con le migliori intenzioni, al povero mostro, compreso dargli fuoco a un dito, mette in mostra una fisicità degna di un mimo. A partire dallo sguardo sempre rivolto dalla parte sbagliata. Prova comica anche in Piume di struzzo, film del 1996 diretto da Mike Nichols, tratto dall'opera teatrale La cage aux folles di Jean Poiret e remake a stelle e strisce del celebre Il vizietto (1978) di Édouard Molinaro. Interpreta il bigotto senatore Kevin Keeley che viene trascinato dal matrimonio della figlia all'interno di un mondo popolato da drag queen e locali decisamente poco adatti a un politico fondatore della «Coalizione per l'Ordine Morale». Ovviamente i passaggi migliori sono quelli con Hackman en travesti: così bravi, forse, sono stati soltanto Dustin Hoffman in Tootsie o Robin Williams in Mrs. Doubtfire. Poi, glissando sulla capacità caricaturale che l'attore ha sempre messo nel personaggio di Lex Luthor nella serie di film dedicati a Superman, si arriva al ruolo veramente magistrale, quello di Royal Tenenbaum nel film I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson. Per il ruolo del patriarca, creatore di figli disadattati, baro e traditore seriale - sino al punto di raccontare a tutti di avere un tumore pur di scroccare di nuovo un posto in casa - ottenne un Golden Globe come migliore attore comico. E in effetti in quel caso riuscì a dar vita a un personaggio che era una meravigliosa miscela di dolcezza e cinismo, egoismo e amore smodato per i nipoti. Un amore manifestato portandoli ad assistere ai combattimenti dei cani.
In questo caso il ruolo del cattivo interpretato tantissime volte diventava l'occasione per giocarci sopra. Il tutto in un palleggio serratissimo con un'altra attrice gigantesca, Anjelica Huston nella parte di Etheline, la moglie iper intellettuale di Royal Tenebaum.Un attore, quando è capace di far ridere fa sul serio.
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