Era il 25 novembre 1994 quando nei cinema italiani fece il suo debutto Il re leone, film d'animazione che portava sullo schermo una "versione per bambini" dell'Amleto di Shakespeare. La storia, infatti, è quelle di Simba, un piccolo leone che assiste impotente alla morte del padre Mufasa. Sentendosi responsabile per la morte del padre, Simba scappa dalla Rupe dei Re e dal resto della sua famiglia, temendo di essere odiato da tutti. Quello che il piccolo leone non può immaginare è che dietro la morte di Mufasa c'è il fratello del re, Scar, che ambiva al trono. Storia di crescita, famiglia ed elaborazione del lutto, Il re leone ha finito col diventare un classico di casa Disney, che proprio quest'anno rivive al cinema con Mufasa, film live-action che indaga la figura di Mufasa e Scar prima degli eventi narranti nel film del 1994. In occasione del trentesimo anniversario del film diretto da Roger Allers e Rob Minkoff, ecco alcuni segreti che ancora non conoscete su Il re leone.
Il re leone è un plagio?
Secondo molti, Il re leone rappresenta un plagio del cartone giapponese Kimba - Il leone bianco, uscito negli anni Sessanta e tratto dal manga omonimo di Osamu Tezuka. Nonostante registi e la stessa Disney abbiano sempre negato qualsiasi parentela tra le due opere, ci sono delle similitudini quanto meno sospette. Anche solo il nome dei due protagonisti - Kimba e Simba - hanno un'assonanza impossibile da non notare. Oltre questo, però, film e manga in comune hanno anche personaggi come l'antagonista che ha una fisionomia che presenta una cicatrice, un uccello saggio, le iene e così via.
La Disney non voleva puntare su Il re leone
Oggi sarebbe impensabile immaginare un mondo in cui Il re leone non sia diventato un fenomeno di culto, capace di ispirare anche un famoso musical di Broadway. Eppure, stando a quanto si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, la Disney non era così sicura che il film avrebbe avuto successo. Proprio per questo, la lavorazione di The Lion King venne affidata a una "squadra b". Il team principale, invece, era al lavoro su Pocahontas, che sarebbe uscito solo l'anno successivo (1995) e che secondo lo studio aveva più possibilità di avere successo.
La musica di Elton John
Tra i tanti elementi che hanno cooperato al successo de Il re leone un ruolo di prestigio lo ha sicuramente la colonna sonora di Hans Zimmer e le musiche di Sir Elton John. Poco prima che il film facesse il suo debutto al cinema, il cantante e musicista ebbe una proiezione privata, durante la quale si rese conto che dal montaggio finale era stata eliminata la canzone Can you feel the love tonight? Si tratta della canzone d'amore che rappresenta un riavvicinamento tra Simba e Nala, dopo anni di lontananza. Rendendosi conto di questa omissione, Elton John fece pressione sui produttori affinché il suo lavoro non andasse sprecato. La canzone venne aggiunta di nuovo al montaggio finale. A riprova che Elton John aveva ragione a puntare sul brano, Can you feel the love tonight? vinse l'Oscar per la miglior canzone originale.
L'importanza della lingua
Il re leone è un film molto legato al contesto naturalistico in cui si svolge la storia. Proprio per questo i personaggi si chiamano tutti con nomi che hanno un significato preciso in lingua Swahili, la lingua che si parla in Kenya, paese che ha ispirato i luoghi del film. Simba, ad esempio, significa leone, e Nala dono.
L'ispirazione egiziana
Come già sottolineato in apertura, una delle fonte principali de Il re leone è la tragedia dedicata al principe di Danimarca scritta da Shakespeare. Non tutti sanno, però, che il film si è ispirato anche al mito dell'Antico Egitto legato alla figura di Osiride.
Quest'ultimo, secondo la leggenda, venne ucciso dal fratello Seth e il suo legittimo erede, Horo, venne cacciato e spedito in esilio ancora ragazzino. Osiride, poi, sarebbe apparso sotto forma di fantasma a Horo, per istruirlo all'arte della vendetta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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