Come confermato dall'Inps a fine 2022, a partire dal mese di febbraio di quest'anno aumenterà l'assegno unico e universale per i figli a carico. Concorrono a determinare tale incremento due elementi, vale a dire la rivalutazione e le norme fissate dal governo guidato da Giorgia Meloni in manovra. Pur avendo decorrenza da gennaio 2023, tuttavia, il ricalcolo degli importi da parte dell'Inps si concretizzerà con gli assegni di febbraio, nei quali verranno pertanto riconosciuti anche gli arretrati.
Rivalutazione
Come previsto dalle norme vigenti, l'importo dell'assegno unico, che oscilla tra 50/175 euro per figlio minorenne e tra 25/85 euro per figlio maggiorenne (dai 18 ai 21 anni di età), va aggiornato ogni 12 mesi sulla base della variazione dell'indice dei prezzi registrata per l'anno precedente. Al momento l'indice è stato fissato al 7,3%, vale a dire la medesima percentuale determinata per la perequazione delle pensioni: a differenza dei trattamenti previdenziali, tuttavia, per conoscere l'indice da applicare all'assegno unico si attenderà la comunicazione del tasso definitivo, in calendario per la metà di gennaio. Per ora le stime parlano di una percentuale compresa tra 7,5%/7,8%.
Male che vada, comunque, sarà confermato in via definitiva il + 7,3%: in quest'ultimo caso, l'importo massimo per i minorenni si incrementerebbe di 12 euro (raggiungendo i 187 euro al mese), l'importo minimo passerebbe da 50,00 a 53,65 euro. Per quanto concerne i maggiorenni, la quota massima salirebbe a 91 euro (da 85), la minima a 26,80 (da 25).
La rivalutazione coinvolgerà anche i calcoli Isee. Ciò significa che per poter beneficiare della quota massima non sarà più richiesto un Isee entro i 15mila euro bensì entro i 16.095 euro (+ 7,3%). Sarà quindi ampliata la platea dei potenziali beneficiari della misura di sostegno.
Manovra 2023
La legge di Bilancio ha inoltre stabilito che:
- per ogni figlio di età inferiore a 1 anno spetta una maggiorazione del 50% rispetto alla quota base;
- per ciascun figlio successivo al secondo la maggiorazione del 50% spetta fino al compimento del terzo anno di vita, ma solo per Isee non superiori a 40mila euro;
- la maggiorazione forfettaria di 100 euro spettante ai nuclei familiari con 4 o più figli aumenta fino a 150 euro.
Oltre ciò, tutte le maggiorazioni previste per figli disabili a carico divengono strutturali.
Questi aumenti saranno cumulabili con la rivalutazione. Nel caso di un figlio di età inferiore a un anno di vita, i nuclei che percepiscono la quota massima, rivalutata almeno fino a 187 euro, vedranno il proprio assegno aumentare del 50% e quindi di circa 93 euro: rispetto ai 175 euro mensili erogati nelle condizioni attuali, quindi, si salirebbe fino a 280 euro.
Bisognerà tuttavia
attendere, come anticipato, fino al momento in cui sarà comunicata la rivalutazione definitiva a metà gennaio. Gli aumenti saranno erogati da febbraio 2023, e nell'assegno verranno inclusi anche gli arretrati del mese precedente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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