Bonus mamme lavoratrici fino a 3000 euro: ecco come ottenerlo

La misura riguarda le donne con figli dipendenti del pubblico o del privato. L'esenzione arriva fino a 3mila euro lordi

Bonus mamme lavoratrici fino a 3000 euro: ecco come ottenerlo
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Buone notizie per le mamme lavoratrici: nel 2024 è previsto un bonus a loro dedicato. SI tratta di un esonero del 100% sui contributi previdenziali che riguardano le donne con figli dipendenti del settore pubblico o privato, con due o più figli. Ricordiamo norma sullo sgravio fiscale in questione è contenuta all’interno della Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/23), pubblicata il 30 dicembre 2023 in Gazzetta Ufficiale. Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

Come funziona

La decontribuzione per le madri lavoratrici consiste in un'esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 3mila euro lordi. Questa misura è riservata esclusivamente alle mamme con un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (escluso il lavoro domestico):

  • per chi ha 2 figli: l'esenzione è in fase sperimentale e si applica ai periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, fino al mese in cui il figlio più giovane compie 10 anni;
  • per chi ha 3 o più figli: l'esenzione si estende ai periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, fino al mese in cui il figlio più giovane compie 18 anni.

Per calcolare il bonus mamma è necessario verificare se si rientra nei criteri sopra indicati e successivamente applicare l'esenzione sui contributi previdenziali fino al limite massimo stabilito. Inoltre lo sgravio fiscale sui contributi previdenziali per le mamme lavoratrici è del 9,19%, il che può comportare un incremento del salario per le madri con almeno due figli, fino a un massimo di 1.700 €.

Chi può beneficiare del bonus

Possono accedere alla decontribuzione le madri lavoratrici, sia del settore privato che pubblico, che soddisfano i seguenti requisiti:

  • hanno 2 figli, di cui almeno uno sotto i 10 anni;
  • hanno 3 figli, di cui almeno uno sotto i 18 anni;
  • hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato (escluso il lavoro domestico).

Il bonus può essere richiesto comunicando al datore di lavoro, il quale si occuperà di inserire le informazioni nelle dichiarazioni contributive, il numero di figli e i loro codici fiscali. Oppure la madre richiedente può inoltrare all'Inps i dati anagrafici e i codici fiscali dei figli tramite la nuova applicazione "Utility esonero lavoratrici madri", disponibile sul Portale delle Agevolazioni. Le mamme lavoratrici escluse sono:

  • dipendenti con contratti a tempo determinato;
  • domestiche;
  • libere professioniste;
  • autonome;
  • senza figli o con un figlio unico.

Gli altri bonus

Per le mamme lavoratrici ci sono diversi bonus disponibili. L'assegno unico prevede un contributo mensile fino a 175 €, con possibili maggiorazioni, per ogni figlio fino ai 21 anni di età. Il bonus asilo nido offre un rimborso fino a 3mila euro per le spese di iscrizione e frequenza degli asili nido o per l'assistenza domiciliare di bambini sotto i 3 anni. L'assegno maternità dello Stato fornisce un sostegno economico fino a 2.183,77 € per mamme e papà lavoratori o precari.

L'assegno al nucleo familiare è un aiuto economico destinato a specifiche categorie di lavoratori e beneficiari di prestazioni previdenziali. Infine, il congedo parentale facoltativo permette un periodo di astensione dal lavoro nei primi anni di vita del bambino, con un’indennità che può arrivare fino al 30% della retribuzione.

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