Bonus nido ai nastri di partenza. Ecco quando partirà e come funziona

L'Inps ha annunciato che la situazione dovrebbe finalmente sbloccarsi tra la fine di fine febbraio e l'inizio di marzo

Bonus nido ai nastri di partenza. Ecco quando partirà e come funziona

Rinnovato anche nel 2023, il bonus nido si trova ai nastri di partenza e non risulta ad oggi ancora possibile inviare le domande. Una situazione che, come assicurato dall'Inps, dovrebbe comunque sbloccarsi nei prossimi giorni, presumibilmente tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo.

Rimborsi 2022 ancora da evadere

Il contributo, ideato dallo Stato per supportare i nuclei familiari con figli che frequentano asili pubblici o privati autorizzati oppure affetti da patologie croniche a causa delle quali risulti necessaria l'assistenza domiciliare, sarebbe quindi pronto a partire. L'Istituto nazionale di previdenza sociale, infatti, sta ancora provvedendo a effettuare gli ultimi rimborsi previsti per il 2022.

Fondi disponibili fino a esaurimento

E proprio il timore di quanto accaduto lo scorso anno, unito al fatto che si tratta di un beneficio erogato fino all'esaurimento del fondo messo a disposizione per finanziarlo, ha creato qualche agitazione tra le famiglie ancora in attesa. Nel 2022, infatti, numerose istanze furono di fatto bloccate proprio perchè l'Inps non aveva più risorse a disposizione per poter venire incontro alle esigenze di tutti. Dopo una fase di stop, l'esecutivo decise di aggiungere nuovi fondi per alimentare la misura e provvedere ai rimborsi, anche se furono in tanti a temere di restare esclusi.

Sblocco imminente per le nuove istanze

L'Inps ha già provveduto a rassicurare i contribuenti, spiegando che a breve saranno riavviate le procedure per le nuove istanze. Il bonus nido è una misura strutturale, dato che non è necessario provvedere ogni anno a una sua conferma, ma nel caso in cui anche per il 2023 i fondi messi a disposizione dovessero risultare insufficienti a coprire tutte le richieste, sarà l'esecutivo a decidere se incrementare la portata delle risorse.

Di certo c'è che il provvedimento è pronto a partire, e che si potrà beneficiare di esso per il periodo che va dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2023 (compresi, quindi, anche quei casi in cui i bimbi inizieranno il nido non prima del prossimo settembre).

Ecco gli scaglioni e le quote

Rimangono invariate le somme previste per i beneficiari della misura, fermo restando che dovranno presentare un Isee minorenni in corso di validità. Proprio a seconda dell'Isee spetta il rimborso della quota mensile (comprensiva di mensa):

- con Isee inferiore a 25mila euro spetta un massimo di 272, 73 euro al mese per 11 mensilità;

- con Isee tra 25mila e 40mila euro spettano 227, 27 euro al mese per 11 mensilità;

- con Isee superiore a 40mila euro (o senza presentazione dell'Isee) spettano 136,37 euro al mese per 11 mensilità.

Pur non spettando il rimborso per la quota di iscrizione, tale documento è fondamentale negli asili pubblici per presentare istanza di accesso al bonus: fin dal momento della registrazione al nido del bimbo, quindi, la famiglia può inoltrare la domanda.

Sblocco previsto tra febbraio e marzo

In attesa dello sblocco ufficiale da parte dell'Inps, è possibile fare un paragone con quanto accaduto nel 2022 per capire quali sono i tempi previsti.

Anche se il bonus è a tutti gli effetti valido a decorrere dal 1° gennaio, la procedura di attivazione, che richiede più tempo, dovrebbe partire a breve: lo scorso anno ciò avvenne il 24 febbraio. Verosimile che anche quest'anno si arrivi al medesimo periodo: Inps ha annunciato che ciò avverrà tra fine febbraio e inizio marzo e che la notizia sarà diffusa tramite apposita circolare.

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