Adesso anche l'Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) vuole vederci chiaro: il prezzo esorbitante dei voli aerei per le Isole Maggiori nel periodo natalizio è finito sotto la lente d'ingrandimento. Indagati numero uno sono gli algoritmi che "decidono" i prezzi che sono lievitati a centinaia di euro per una sola tratta, un salasso per le tasche di chi vuole tornare a casa o semplicemente concedersi una vacanza. in Sardegna e Sicilia.
L'indagine conoscitiva
"Alla base di questa decisione - spiega un comunicato Agcm - il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda". Le compagnie aeree, già da anni, adeguano i prezzi grazie all'utilizzo di software e algoritmi che li modulano in base a periodi e richieste (maggiore è la domanda, più alto sarà il prezzo). Questo sistema può essere giusto fino a un certo punto, ossia fin quando gli aumenti non arrivano al 1.260% rispetto a un giorno qualsiasi di novembre.
Cosa c'entrano gli algoritmi con i prezzi dei voli
"Negli ultimi anni - continua il comunicato - il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l'evoluzione tecnologica". Ciò significa che n prospettiva potranno essere utilizzate nuove tecniche di intelligenza artificiale e "machine learning" potrebbe consentire l'uso "di algoritmi di auto-apprendimento, in grado di elaborare nuovi criteri di definizione dei prezzi". L'indagine del Garante si baserà sui potenziali effetti negativi che allo stato attuale accade sull'andamento del mercato e in quale modo i consumatori subiscono, spesso, gli algoritmi che stabiliscono i prezzi.
Cosa può cambiare per le compagnie aeree
In questo modo sarà approfondito anche il modo con cui viene comunicato al pubblico il costo dei biglietti aerei e le voci che riguardano tutte le varie componenti. Grazie a nuove normative l'Autorità potrà "imporre alle imprese misure comportamentali o strutturali per eliminare le distorsioni della concorrenza o per raccomandare le opportune modifiche legislative/regolamentari così da migliorare il funzionamento dei mercati". In parole povere, attenzione perché se i prezzi vanno troppo al di là di una corretta concorrenza e aumentano in maniera sleale, l'Agcm potrà imporre un freno. "Inoltre se - nel corso del procedimento - le imprese presentano impegni, l'Autorità potrà valutarne l'idoneità a risolvere le criticità rilevate e renderli obbligatori".
Il plauso di Schifani
Si è detto d'accordo con la presa di posizione del Garante anche il governatore della Regione siciliana, Renato Schifani, sottolineando che "le nostre battaglie in difesa dei viaggiatori contro le distorsioni del sistema di determinazione dei prezzi sono fondate e giustificate dall'abnorme e intollerabile ripetersi del caro-biglietti anche in occasione delle prossime festività di fine anno". Quanto sta avvenendo è merito del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha dato maggiori poteri di indagine all'Antitrust. In questo modo "si potrà finalmente fare chiarezza - ha aggiunto il governatore - su un meccanismo che reputo penalizzante per i siciliani e per quanti vogliano raggiungere la nostra Isola e, soprattutto, sarà possibile imporre alle compagnie comportamenti più corretti".
È considerata un'ottima notizia anche dall'Unione
Nazionale dei Consumatori (Unc) la quale chiede che "l'indagine sia estesa anche alle altre rotte, non solo ai voli di Sicilia e Sardegna e che sia allargata anche agli altri settori commerciali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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