Il governo sta lavorando per attuare, a partire dal primo ottobre, una serie di misure per alleggerire il peso dell’inflazione. Si tratta di un paniere anti-inflazione, ossia un contenitore ideale al cui interno rientrano soprattutto i beni di prima necessità e i carburanti. Sostegni il cui valore stimato è di 4 miliardi di euro in meno sulle spalle degli italiani. Il tema è articolato e merita un approfondimento. L’iniziativa è un’idea del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha sottolineato la compattezza con la quale “Il sistema Italia parteciperà unito a questo sforzo collettivo”.
Il paniere anti-inflazione e il carrello tricolore
Durante i primi mesi del 2023 i prezzi dei generi di consumo hanno fatto segnare aumenti a doppia cifra complici, come è noto, l’inflazione, il caro-carburanti e non da ultimo una certa tendenza alla speculazione.
Lo scorso mese di luglio il ministro Urso ha cercato di incassare il benestare delle imprese dei beni di largo consumo senza successo. Oggi però Federalimentari, Centromarca, Union Food e Ibc sono ritornate sui propri passi, accettando l’intesa voluta da Urso, sottolineando la necessità di tutelare il potere di acquisto delle famiglie perché alla base del tessuto industriale del Paese.
Il carrello tricolore è quindi un’iniziativa grazie alla quale, secondo la prima bozza che già sta circolando tra le parti, la distribuzione dei beni di largo consumo si impegnerà a offrire articoli – ossia un paniere – a prezzi più bassi di quelli normalmente applicati dal mercato.
Una partecipazione su base volontaria che, però, offre agli aderenti un ritorno pubblicitario. Entro il 23 settembre il Mimit segnalerà al pubblico quali punti vendita partecipano all’iniziativa e ne garantirà l’adesione mediante un apposito bollino. Le campagne di comunicazione, curate dallo stesso Mimit, saranno coordinate e aggiornate convocando a un apposito tavolo sia le associazioni che aderiscono al carrello tricolore sia i ministeri competenti.
Nel carrello tricolore non ci saranno soltanto generi alimentari ma anche quelli di largo consumo per la cura della persona e della casa.
La questione carburanti
Il costo di vendita dei carburanti ha superato il tetto dei due euro e la necessità di calmierare i prezzi è tanto urgente quanto complicata, perché i conti non lasciano molto spazio di manovra.
Intervistato da Repubblica.it, il ministro Urso ha detto che “le misure per fronteggiare l’incremento del carburante dovuto alle mutate condizioni internazionali saranno predisposte in parte già nel prossimo Consiglio dei ministri, con due iniziative nei confronti dei ceti meno abbienti e del settore dell’autotrasporto merci, anche per evitare che si alimenti la spirale inflazionistica. Nella manovra faremo il resto".
Il bonus dovrebbe ricalcare il modello della social card da dedicare alle famiglie economicamente fragili.
Misure che dovrebbero consentire una minore spesa di 4 miliardi e, per quanto riguarda gli aiuti relativi ai carburanti, sarà necessaria una copertura che rientrerà tra gli argomenti di cui si occuperà il Consiglio dei ministri durante le prossime sedute.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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