Il centrodestra pone storicamente l’accento sulla difesa della proprietà privata e ora si appresta a cristallizzare ciò che ha a lungo citato anche durante la campagna elettorale, affrontando a muso duro il problema delle occupazioni abusive che, nella sola Capitale, riguarda circa 7mila tra case e appartamenti.
La linea tracciata dal governo prevede sgombri e sanzioni.
La guerra alle occupazioni abusive
Già durante la scorsa legislatura, scrive il Sole 24 Ore, l’allora deputato Edmondo Cirielli (Fdl) aveva presentato una proposta di legge per rimodulare l’articolo 633 del Codice penale al fine di distinguere l’occupazione dei terreni da quella degli immobili e di prevedere d’ufficio – quindi senza la querela del proprietario – la reclusione fino a 4 anni e una multa da 750 a 2.000 euro per l’occupazione di terreni e una pena da 2 a 7 anni di reclusione con multe da 3.000 a 7.000 euro per l’occupazione di immobili.
Ciò significa che, almeno in linea teorica, gli strumenti per contrastare il fenomeno ci sono già, ma vengono applicati con lentezza. Rendere meno farraginose le procedure per lo sgombero è l’obiettivo da perseguire.
Al contrario di quanto accaduto fino a oggi, i proprietari di immobili non saranno abbandonati a loro stessi. In passato le procedure di sgombero sono risultate lente e ampollose, lasciando la legge sempre un passo indietro rispetto alla realtà fattuale: non va dimenticato che la Cassazione ha sancito che l’occupazione di un immobile non esenta il proprietario dal pagamento dell’Imu.
La posizione di Confedilizia
Confedilizia, organizzazione che riunisce i proprietari di casa, ha già fatto sapere che intende collaborare con il governo affinché il problema sia affrontato e risolto, ricordando che riguarda tanto gli immobili privati quanto quelli pubblici.
La situazione in Italia
Confedilizia riporta che a Roma gli alloggi abusivamente occupati sono circa 7mila, uno stabile risulta occupato da 14 anni.
Quella dell’occupazione abusiva non è una piaga soltanto del Centrosud, a Genova sono circa 200 gli immobili occupati, a Torino 24. A Venezia gli immobili occupati sono 19 e i terreni 14.
Numeri che non devono ridurre il fenomeno perché, se tradotti in unità abitative, restituiscono migliaia di appartamenti o case non più nelle disponibilità dei legittimi proprietari. A Palermo, per esempio, gli appartamenti occupati sono circa 3.000, concentrati però in un numero ben minore di immobili, tipicamente palazzi.
A Reggio Calabria sono 110 gli alloggi popolari occupati da chi non ha il diritto ufficiale di viverci.
In qualsiasi prospettiva lo si guardi, quello delle occupazioni è un problema che ricade su tutta la collettività.
Ora il Parlamento è chiamato a legiferare affinché sgomberi e sanzioni diventino rapidi ed efficaci.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.